Su un noto sito di annunci commercializzava smartphone a prezzi scontatissimi: peccato però che dopo aver pagato il corrispettivo l’acquirente non riceveva quanto acquistato. E’ il caso capitato a una 25enne reggiana per il quale i carabinieri della stazione di Reggiolo  hanno denunciato un disoccupato per truffa. Si tratta di un 60enne abitante in provincia di Cremona, con alle spalle “esperienze” specifiche, che ha intascato i soldi della cliente senza però spedire la merce.

Potrebbe trattarsi della punta di un iceberg in quanto le indagini telematiche avviate dai carabinieri di Reggiolo potrebbero presto rilevare l’esistenza di piu’ vittime. Un elemento comune a tutti questi casi di raggiri è che la merce veniva pagata su conti Postepay ma poi non veniva mai recapitata. Nel caso in specie si tratta di un iPhone di ultima generazione proposto a prezzi stracciati, almeno rispetto a quelli ufficiali. «L’avevo appena comprato, ma nel frattempo mi hanno regalato il modello nuovo e ora non so che farmene…», è una delle esche più frequenti per attirare possibili «vittime».

Un dato, quello dell’occasionissima, che doveva far riflettere la malcapitata acquirente online che alla fine si è dovuta rivolgere ai carabinieri di Reggiolo. Secondo la ricostruzione investigativa dei militari reggiolesi la trattativa di acquisto, avviata a fine luglio scorso, è avvenuta esclusivamente via mail attraverso l’indirizzo di posta elettronica presente nell’annuncio. Dopo aver pattuito l’importo da pagare, 200 euro per un l’iPhone, l’acquirente provvedeva ad effettuare il pagamento su una postepay grazie alle coordinate inviatele dal venditore. Successivamente però non ricevendo la merce e nemmeno risposte esaustive dal’account di posta elettronica di riferimento la donna si rivolgeva ai carabinieri di Reggiolo che identificavano il truffatore. A giocare a sfavore dell’odierno indagato alcuni passi falsi come l’aver utilizzato i suoi dati reali sia per registrare l’account di posta elettronica che per ottenere la postepay utilizzata per intascare i soldi. L’importante risultato investigativo che ha visto la denuncia del 60enne per il reato di truffa  non ha posto fine alle indagini in quanto e’ intenzione dei carabinieri verificare se il cremasco abbia compiuto, come si sospetta visti i precedenti, analoghi raggiri e quindi accertare l’esatta entità delle persone raggirate.