219 imputati, di cui 14 al carcere duro del 41bis e 35 detenuti nelle carceri di mezza Italia, 200 avvocati, 3 sostituti procuratori della Dda in rappresentanza dell’accusa, una cinquantina di giornalisti accreditati, decine di legali pronti a costituirsi parte civile per conto di comuni, province, regione, associazioni di categoria e di promozione.

Sono questi, in estrema sintesi, i numeri del maxi processo “Aemilia”, una tappa storica per l’Emilia Romagna, che per la prima volta e in un unico procedimento penale vede riuniti, sul banco degli imputati, boss e picciotti della ‘ndrangheta calabrese, fiancheggiatori e prestanome, imprenditori collusi e liberi professionisti, politici ed esponenti delle forze dell’ordine. Mai in terra d’Emilia si era visto un così alto numero di imputati in un unico processo, e mai era stato costruito un impianto accusatorio così articolato e complesso contro le cosche calabresi. A raccontare l’evolversi della vicenda, dalle indagini agli arresti, dalle accuse all’avvicendarsi delle udienze, sarà, giovedì 20 aprile alle ore 21 presso la Casa del Volontariato di Carpi, Alberto Setti, giornalista che segue il processo per conto della Gazzetta di Modena.

L’appuntamento, a partecipazione libera e gratuita, rientra nell’ambito dei Giovedì di Libera, il ciclo di incontri di formazione a partecipazione gratuita e aperti a tutta la cittadinanza su temi inerenti la legalità promosso dal Presidio Libera Peppe Tizian in collaborazione con la Fondazione Casa del Volontariato, ente strumentale della Fondazione CR Carpi.

Prossima tappa dei Giovedì di Libera sarà, il 4 maggio, sempre presso la Casa del Volontariato di Carpi, quello con il Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Domenico Cristaldi, che tratterà in particolare dell’attività di contrasto alle mafie e di legislazione antimafia.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.casvolontariato.org e la pagina Facebook Fondazione Casa del Volontariato.