La Bassa Modenese ha tutte le caratteristiche che occorrono per incrementare l’offerta nell’ambito del cicloturismo. E’ questo il parere di Giorgio Castelli, Presidente della  Fiab di Modena, che ha paragonato la zona del Po all’area che in Europa desta maggior interesse per i cicloturisti: il territorio attiguo al percorso del Danubio.

Entrambe le zone – spiega Castelli – sono caratterizzate da un territorio pianeggiante, si trovano vicine a corsi d’acqua importanti ed uniscono luoghi storicamente e culturalmente interessanti. Anche l’area dei castelli della Loira ha queste caratteristiche e non a caso è un’altra delle mete più ambite dai cicloturisti europei”. Significativi i dati turistici registrati negli ultimi anni: nel 2013 il cicloturismo in Europa ha mosso un capitale da 44 miliardi di euro; in Germania, paese che già s’interessa al nord Italia per quanto riguarda il cicloturismo, 12 milioni di persone trascorrono una vacanza in bicicletta almeno una volta all’anno; nell’ultimo anno è aumentato del 35% rispetto all’anno precedente il numero di turisti che hanno percorso a piedi la via Francigena, itinerario che attraversa Francia ed Italia. “In questo caso è bene ricordare che spesso i cammini seguono tracciati percorribili anche in bicicletta – afferma Castelli – Cicloturismo e turismo “a piedi” stanno registrando una grande crescita a livello nazionale. Se un territorio come quello dell’Area Nord si aprisse a questi fenomeni avrebbe ottime possibilità di ricevere risposte positive. Purché si organizzi e purché i soggetti coinvolti uniscano i loro sforzi. E’ importantissimo facilitare il lavoro degli operatori turistici ed incoraggiarli a portare clienti in questi territori. E’ importante ricordare anche un altro dato: in Italia le ciclovie che negli ultimi anni hanno visto il maggiore aumento di turisti sono collocate in Trentino, Veneto e Lombardia, regioni che confinano con la nostra. Ci troviamo proprio ai margini di un mercato che sta crescendo di anno in anno”.