Iscrizioni in aumento oltre gli standard europei – le scuole d’infanzia scolarizzano a Reggio Emilia il 90,85% dei bambini e i nidi il 43,19% – e rette d’iscrizione invariate; 300.000 euro di investimenti per manutenzioni straordinarie; un trasferimento di 20,5 milioni di euro da parte del Comune di Reggio Emilia, che conferma anche sotto il profilo economico l’impegno sul tema dell’educazione.

Sono alcuni dei punti salienti del Bilancio previsionale 2017 dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, presentato oggi in Consiglio comunale e approvato con 17 voti favorevoli (Pd, Art.1 – Mdp), 3 voti contrari (Lista civica Magenta – Alleanza civica, Grande Reggio – Alleanza civica, Bassi di F.I.) e 6 astenuti (Caccavo di F.I., M5S).

“L’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore a Educazione e Conoscenza del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni, che ha presentato il Bilancio al Consiglio comunale – con orgoglio conferma come obiettivo di mandato l’investimento sull’educazione a partire dai primi mesi di vita dei bambini come opportunità educativa portatrice di diritti, inclusione, coesione sociale e come la frequenza dei bambini ai nidi ed alle scuole infanzia possa incidere sulla qualità della vita e come la formazione prescolare sia fondamentale per la performance scolastica successiva. Crediamo che affrontare l’investimento in educazione ragionando di costi, riduzioni, controlli non appartenga alla nostra visione di approccio educativo. Inoltre ribadiamo che il sistema pubblico integrato sia stata una scelta di pluralità, sostenibilità e partecipazione sociale che ha consentito una migliore risposta alle famiglie attraverso lo scambio e il confronto e di aumentare il numero dei posti.

Questo Bilancio 2017 prevede entrate correnti complessive per risorse pari a 28.920.361 euro Reggio Emilia ha da sempre investito sull’educazione come diritto dei bambini e delle bambine e come bene comune, ritenendo una responsabilità collettiva strutturare le condizioni per favorire l’universalità dell’accesso nella fascia 0-6 anni in un tessuto sociale responsabile e partecipe. Questo ha significato produrre una costante interpretazione dei fenomeni demografici, sociali ed economici per attuare politiche educative conseguenti.

Dopo diversi anni di riorganizzazione e ristrutturazione del sistema, dovuta al perdurare di fenomeni quali il calo dei bambini residenti in centro storico e più in generale della natalità, i dati dell’anno scolastico 2016-2017 hanno registrato segni di miglioramento, con un aumento della percentuale di ‘scolarizzazione’ dei nidi, al 43,19%, e delle scuole d’infanzia, al 90,85%. Questo anche grazie al sistema pubblico integrato che vede la presenza di strutture a gestione statale, comunale diretta ed indiretta e Fism, regolata da un Protocollo d’intesa che sostiene l’impegno dei differenti enti gestori attraverso il vincolo di Convenzioni. Una scelta di pluralità, sostenibilità e partecipazione sociale che ha consentito di rispondere alla domanda di molteplici riferimenti culturali e pedagogici e di aumentare il numero dei posti con investimento di risorse comunali, statali e private.

Questo Protocollo è stato incluso nel Patto per l’educazione e la conoscenza, siglato nella Sala del Tricolore il 13 marzo scorso, che ne ha recepito i contenuti istituendo un gruppo di lavoro cittadino composto da dirigenti scolatici, insegnanti di scuola d’infanzia statale, pedagogiste, personale di Officina educativa e dell’Istituzione con l’obiettivo di rilanciare relazioni orizzontali tra le 14 scuole dell’infanzia statali e tra queste e l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia rafforzandone esperienze, collaborazioni e qualità.

“Rispetto alle Scuole d’infanzia – ha proseguito l’assessore – attualmente il sistema pubblico integrato vede una distribuzione della domanda polarizzata maggiormente sulle strutture comunali e convenzionate. Le domande di iscrizione per l’anno scolastico 2017-2018 registrano un numero di richieste pari all’anno precedente pur in presenza di un costante calo di nascite (928 più 85 in continuità, contro le 937 più 72 in continuità del precedente anno scolastico). Continua, inoltre, la presenza di un numero significativo di domande fuori termine.

Rispetto ai Nidi d’infanzia, la domanda è in crescita assoluta – nonostante il calo della natalità – e per l’anno 2016-2017 sono state raccolte 786 domande, venti in più rispetto alle 766 dell’anno precedente.

Abbiamo registrato, inoltre, meno ritiri tra l’assegnazione del posto e l’avvio della frequenza che segnala una domanda più consapevole e una maggiore stabilità abitativa e occupazionale delle famiglie. Crediamo sia necessaria una continua convergenza e disponibilità di tutti i soggetti per generare risposte adeguate ad una città che cambia.

“Il 2017 sarà anche un anno di cambiamenti del contesto regionale e nazionale.

Il 25 novembre 2016, infatti, è stata approvata la legge regionale 19 sui Servizi educativi per la prima infanzia, che abroga la legge 1 del 2000. La legge ripropone, consolida ed amplia il sistema dei servizi 0-3 nell’ottica della flessibilità. Viene inoltre affermata la centralità del Nido, confermato l’accreditamento modificandone la procedura, incardinato il percorso di valutazione della qualità nei Coordinamenti pedagogici territoriali assegnati, per competenza, ai comuni capoluogo. La novità più significativa della legge è che rende obbligatorio l’assolvimento dell’obbligo vaccinale come requisito per l’accesso al Nido ed ai servizi educativi 0-3. Su questo tema, in particolare, abbiamo lavorato con il servizio di Pediatria di comunità dell’Azienda sanitaria locale di Reggio Emilia per costruire modalità di raccolta delle certificazioni e stiamo curando in modo capillare e diffuso l’informazione alle famiglie.

“Per quanto riguarda il contesto nazionale – ha aggiunto l’assessore Curioni – lo scorso venerdì 7 aprile sono stati approvati dal Consiglio dei ministri gli otto decreti attuativi della legge 107 del 2015 tra cui la Legge delega che istituisce il sistema integrato nazionale 0-6. I nidi diventano quindi la prima tappa di un percorso di educazione ed istruzione che parte dalla nascita e prosegue per tutta la vita. Le risorse – quasi 700 milioni di euro – verranno date direttamente ai Comuni sulla base della programmazione delle Regioni. Una riforma storica, che aspettavamo da tempo e nella quale Reggio Emilia ha giocato un ruolo da protagonista nel sostenere ed inserire in questa riforma la nostra cultura dell’infanzia, centrata sul bambino riconosciuto come portatore di diritti e potenzialità di apprendimento a partire dai primi mesi di vita.

“Gli indirizzi strategici sui quali lavoreremo in questo anno scolastico saranno:

1.      Mantenere, qualificare ed innovare il patrimonio costituito da Nidi e Scuole d’Infanzia anche attraverso la costruzione di maggiori sinergie tra Istituzione, Fondazione e Reggio Children;

2.      Continuare ad ottimizzare la capacità di risposta alla domanda di nido e di scuola d’infanzia anche sostenendo ed ampliando le opportunità di frequenza (bando piccolissimi, flessibilità di orario, estensione età di accesso, misure per favorire la continuità di frequenza, ottimizzare le procedure di assegnazione dei posti nel sistema pubblico integrato, sperimentare nuove organizzazioni per il servizio estivo, continuare ad offrire opportunità di conoscenza alle famiglie non frequentanti, consolidare politiche per l’accesso inclusive e trasparenti);

3.      Monitorare i costi: da tempo siamo impegnati in un costante ed attento monitoraggio e contenimento dei costi che crediamo non consentano però ulteriori margini senza toccare la qualità e la dimensione dell’offerta educativa;

4.      Implementare l’uso delle tecnologie digitali per comunicare ed interagire con le famiglie: in particolare saranno adottate modalità di relazione con le famiglie tese a favorire un maggior numero dei servizi e di sistemi di comunicazione social e on line;

5.      Mantenere la qualità degli ambienti scolastici e di miglioramento sismico degli edifici: continuerà l’opera di mantenimento del patrimonio immobiliare attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione edilizia, di miglioramento ambientale e di riqualificazione degli spazi e degli arredi. Sarà ultimato a settembre il cantiere per l’ampliamento della Scuola al Centro internazionale Loris Malaguzzi; si procederà con la verifica di vulnerabilità di alcuni edifici scolastici (Tondelli, Neruda, Prampolini, Ciari, Ghiardello); nell’estate saranno realizzati interventi di manutenzione straordinaria nella scuola dell’infanzia statale don Guglielmi, nel nido Riveri e nel nido scuola Rosa Galeotti. Nel 2017, inoltre, è previsto il trasferimento alla Fism del contributo per la realizzazione dell’intervento presso la scuola don Primo Carretti;

6.      Mantenere gli attuali livelli di formazione del personale per mettere in circolo i saperi elaborati dai nidi e dalle scuole;

7.      Continuare a sviluppare ricerche;

8.      Continuare a favorire la continuità tra la Scuola d’infanzia e la Scuola primaria, un impegno comune e condiviso tra Istituzione ed Officina educativa che si realizzerà attraverso la realizzazione di momenti di ricerca, presentazioni delle esperienze, formazione e definizione di strumenti di passaggio tra gli insegnanti della scuola d’infanzia e gli insegnanti della scuola primaria;

9.      Continuare la collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, anche implementando nuove attività di collaborazione, ricerca e formazione congiunta a partire dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane;

10.  Continuare il percorso di partecipazione delle famiglie alla vita di nidi e delle scuole d’infanzia a partire dal percorso di rielezione dei Consigli Infanzia Città e dall’ampliare la relazione con la città.

“Il bilancio di previsione formulato per il 2017 – ha spiegato l’assessore – prevede un trasferimento del Comune di Reggio Emilia pari a 20.500.000 euro. Altre entrate saranno composte da rette (circa 5.492.000 euro) e in minor parte convenzioni e sponsorizzazioni.

Inoltre si prevedono contributi dallo Stato per 900.000 euro; dalla Regione Emilia-Romagna per 394.726 euro; dalla Fondazione Manodori per un importo di 250.000 euro, finalizzati alla qualificazione dell’ambiente educativo.

Per quanto riguarda le Spese correnti, la previsione complessiva è di 28.920.361 euro, di cui 9.658.236 euro di spese per acquisizione di beni e servizi che anche per il 2017 saranno impostate al contenimento dei costi con un continuo monitoraggio dei consumi. In questa voce rientrano le spese per le materie prime sussidiarie di consumo e di merci calcolate sulla base dei consumi previsti per le attività in base all’andamento storico dei consumi e della riconfigurazione dei servizi. Una voce importante è costituita dall’acquisto di generi alimentari con costo gestito ‘a misura’. In questa voce rientrano anche le spese per l’acquisizione di servizi, in particolare il contratto di Global service per la gestione integrata del patrimonio immobiliare e dei servizi di supporto al funzionamento e le spese per i servizi educativi convenzionati già stimati in base alle specifiche convenzioni ed al piano di riconfigurazione dei servizi. Rientrano, inoltre in questa voce il costo dei servizi di lavanderia e di assicurazione. Si prevedono, inoltre, spese di personale per un costo complessivo di 16.268.236 euro.

Per quanto riguarda gli Investimenti dal Bilancio del Comune sono previste spese di manutenzione straordinaria per i nidi e le scuole d’infanzia per 200.000 euro e un contributo per il rifacimento del tetto alla scuola Don Primo Carretti per 100.000 euro.

“Si tratta – ha concluso l’assessore Curioni – di un bilancio previsionale che sottolinea, negli indirizzi strategici le linee generali dei valori, riferimenti, azioni e collaborazioni con cui l’Istituzione continuerà a lavorare per produrre innovazione e consolidare il futuro del nostro sistema educativo. La presenza di queste condizioni organizzative, culturali ed economiche è imprescindibile per garantire la qualità dell’offerta educativa, elemento non opzionale dei nostri servizi educativi.

“Vorrei ringraziare tutto il Consiglio di amministrazione dell’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia – e in particolare il presidente Nando Rinaldi, il direttore Paola Cagliari e la dottoressa Tiziana Tondelli – per l’impegno, la professionalità e la competenza con cui hanno affrontato anche questo anno scolastico. I miei ringraziamenti si estendono a tutto il personale del coordinamento pedagogico ed a tutto il personale dei nidi e delle scuole d’infanzia che con il loro impegno e lavoro quotidiano contribuiscono, in modo essenziale, all’educazione e al benessere dei bambini della nostra città”.