Il Consiglio comunale di Modena ha dato il via libera all’ampliamento in deroga agli strumenti urbanistici dello stabilimento della società Cooperativa modenese essiccazione frutta in stradello Aggazzotti 90. Nell’azienda che produce prodotti a marca Monte Re sarà realizzato un nuovo reparto per la lavorazione delle confetture, che consentirà di razionalizzare le varie fasi di attività con particolare riguardo alla produzione relativa ad amarene e prugne.

Nella seduta di giovedì 6 aprile si sono espressi a favore della delibera sul permesso di costruire in deroga Pd, Per me Modena, Art.1 – Mdp e FI, mentre si è astenuto il M5s. Prima del voto è intervenuto il consigliere Pd Carmelo De Lillo.

“Si tratta di un impianto di produzione legato all’agroalimentare – ha affermato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – che deve ampliare e mettere a normativa tutta la filiera dell’essicazione delle amarene e chiede di farlo al più presto per poter già entrare in funzione in maggio, nel periodo di maturazione delle amarene”.

L’ampliamento, che riguarderà una superficie di circa 780 metri quadrati rientrando nella capacità edificatoria residua del comparto, “si estenderà verso i parcheggi e poiché l’area è ancora compresa dentro a un ambito di territorio rurale, questo ampliamento è assoggettato alla corrispondente disciplina sulle distanze dai parcheggi, che dovrebbero essere di 10 metri. Con il permesso di costruire in deroga – ha proseguito – l’Amministrazione concede di ridurre questa distanza a 5 invece che a 10 metri: non riteniamo ci sia alcun vulnus rispetto alle finalità della norma in ragione del fatto che tra lo stabilimento e le future possibili edificazioni ci sarà questa fascia di parcheggi a tutela delle possibili interferenze”.

Vandelli ha quindi evidenziato “l’interesse pubblico dell’intervento, che consente l’ampliamento della produzione di un’azienda che rappresenta una filiera produttiva importante per il territorio, un’eccellenza locale nel campo agroalimentare, permette migliori condizioni di lavoro per gli addetti alla produzione e – ha concluso – prevede anche la realizzazione di opere di mitigazione sull’area a confine con le infrastrutture stradali presenti, quali complanare e autostrada”.