Sostenere i neo laureati nel delicato momento del passaggio dall’università al mondo del lavoro, per permettergli di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e aspettative e di confrontarle con le attese e le opportunità del mercato del lavoro. E’ questo l’obiettivo della Regione che, in attuazione del Piano Alte competenze e del Patto per il lavoro, finanzia 10 progetti sperimentali con 894mila euro di risorse del Fondo sociale europeo destinate a 820 studenti che stanno completando un corso di laurea, triennale o magistrale, o neolaureati non ancora occupati.
“Abbiamo immaginato questa sperimentazione per riportare a sistema una serie di esperienze che nel tempo sono state avviate per gli studenti- spiega l’assessore all’Università e al Lavoro, Patrizio Bianchi-. Non intendiamo costruire un modello unico, ma è necessario capire come i diversi atenei possano operare nei differenti contesti territoriali. Sul tema delle transizioni abbiamo basato tutta la nostra infrastruttura educativa, creando un partenariato forte tra le università, enti di formazione e le imprese. Le nostre misure non si rivolgono solo ai giovani neolaureati, ma anche a chi sta ancora svolgendo gli ultimi periodi di studio, per consentire un’esperienza tra università e impresa, con percorsi di tirocini e di accompagnamento al lavoro”.

I progetti
Coinvolgono gli atenei di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Università Cattolica di Piacenza. Si tratta di attività di orientamento, individuale o in piccoli gruppi, di formazione per acquisire le competenze necessarie alla ricerca dell’occupazione e le competenze organizzative finalizzate all’inserimento sul luogo di lavoro, compreso il tema della sicurezza, ma anche opportunità di tirocini e azioni di accompagnamento al lavoro. Le operazioni sono realizzate da enti di formazione accreditati e autorizzati all’attività di intermediazione, in collaborazione con gli atenei regionali, oltre a imprese e altri enti e istituzioni.
Per l’Università di Bologna in particolare sono interessati da questa prima fase di sperimentazione  il dipartimento di Scienze dell’Educazione (soggetto attuatore Adecco Formazione), il dipartimento di Beni culturali, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei materiali (Sviluppo PMI), il  Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (CEFAL Emilia Romagna), il dipartimento di informatica- scienza e ingegneria, Scuola di lingue e letterature traduzione e interpretazione, Scuola di Scienze, Scuola di Ingegneria e Architettura (Fondazione Aldini Valeriani), il Campus di Forlì e Campus di Cesena (Iscom Formazione Forlì-Cesena) e il Campus di Rimini (Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta Rimini). Per l’Università di Ferrara il soggetto attuatore è A.e.c.a, per l’Università di Modena e Reggio Emilia Formodena, per l’Università di Parma Cisita Parma e per l’Università Cattolica di Piacenza For.P.In.
Di come rendere più efficaci e innovativi i servizi di orientamento e di accompagnamento degli studenti nelle transizioni tra percorso universitario e mondo del lavoro se ne è parlato a Bologna al  convegno “Transizioni dall’Università al Lavoro”, che ha fatto il punto sui servizi per la costruzione delle carriere professionali dei giovani laureati, organizzato dalla Regione in collaborazione con Anpal, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro.