I Carabinieri della Stazione di Bologna San Ruffillo hanno arrestato un 31enne rumeno, senza fissa dimora, per truffa aggravata e violenza privata ai danni di quattro studenti in gita scolastica a Bologna.

I ragazzi, alunni di un Liceo Classico di Ancona, erano arrivati ieri mattina e dopo aver visitato il museo archeologico della città, avevano deciso di fare una pausa pranzo in Piazza Maggiore. Intorno alle ore 14:40, un gruppo formato da tre ragazze e un ragazzo, è stato avvicinato da un adulto che gli voleva mostrare un “gioco”. Lo sconosciuto ha estratto dalla tasca alcune cartoline e ha chiesto ai ragazzi quale fosse la più bella. Gli studenti hanno dato all’uomo un’indicazione e subito dopo si sono trovati in mano le cartoline, senza che ne avessero fatta esplicita richiesta. In seguito, il “venditore” è diventato triste, dicendo che aveva bisogno di soldi per aiutare un gruppo di poveri che stava aiutando. Impietosita dal racconto, una ragazza ha preso il portafogli e l’ha aperto, con l’intenzione di prendere una moneta da un euro. Alla vista di una banconota da 50 euro che spuntava fuori, il soggetto ha tentato di afferrarla, ma non ci è riuscito perché la ragazza lo ha anticipato tirandosi indietro. A quel punto, presi dal panico e consapevoli di avere di fronte un delinquente, i ragazzi hanno tentato di indietreggiare, ma non ci sono riusciti. Dopo diversi tentativi andanti a vuoto, i minori sono stati costretti a comprarsi la libertà, tirando fuori otto euro a testa. Il venditore di cartoline si è allontanato e i ragazzi hanno raggiunto l’insegnante che ha chiamato subito i Carabinieri e poco dopo il malvivente è stato fermato nelle vicinanze mentre stava tentando di truffare un altro gruppo di ragazzini appartenenti a un’altra scuola. Gravato da numerosi precedenti di polizia per reati analoghi e, considerato “socialmente pericoloso”, il soggetto, identificato nel 31enne rumeno, è stato rinchiuso in cella, fino a questa mattina, quando è stato prelevato e tradotto in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.