Da sabato 8 aprile, in caso di sosta extra time sulle strisce blu non sarà più possibile operare il ravvedimento operoso introdotto dal Comune di Modena nell’ottobre del 2015, che consentiva di evitare la multa con il pagamento di una cifra a titolo di rimborso, ma si tornerà alla sanzione ai sensi del Codice della strada.

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli con una comunicazione al Consiglio comunale nella seduta di oggi, giovedì 6 aprile, ha annunciato l’interruzione del sistema di ravvedimento operoso facendo riferimento agli effetti di  una sentenza della Corte di Cassazione dell’agosto 2016 che chiarisce come “la sosta del veicolo con ticket esposto scaduto per decorso del tempo di sosta pagato ha natura di illecito amministrativo e non si trasforma in inadempimento contrattuale, trattandosi, analogamente al caso della sosta effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, di una evasione tariffaria in violazione della disciplina della sosta a pagamento su suolo pubblico”.

Muzzarelli ha precisato che “l’autorevolezza della Cassazione, supremo giudice nell’interpretazione della legge, la comunicazione del Ministero degli interni alle varie Prefetture, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Dipartimento di Pubblica sicurezza di tener conto di quanto espresso nella sentenza, e il significativo silenzio del Ministero dei Trasporti, impongono una riconsiderazione delle scelte legittimamente effettuate in passato. Anche a seguito del parere dell’avvocatura civica – ha aggiunto – l’Amministrazione è costretta ora a recepire immediatamente il pronunciamento della Corte di Cassazione, attraverso la revoca del sistema di recupero civilistico e il ripristino della sussistenza di una violazione amministrativa da sanzionare ai sensi del Codice della strada”.

Già dalla giornata di sabato 8 aprile, quindi, Modena Parcheggi smetterà di applicare il ravvedimento operoso: per la sosta extratime accertata a partire dalla stessa giornata non sarà cioè più possibile cavarsela pagando tre volte l’importo equivalente al tempo non coperto dal ticket fino al momento del ravvedimento operoso, ma scatterà una sanzione da 25 euro (17,50 euro se il pagamento avviene entro 5 giorni). Come previsto dalle procedure dello strumento, invece, fino alle ore 12 della stessa giornata sarà possibile regolarizzare esclusivamente le situazioni relative a venerdì 7 aprile.

Si procederà anche alla rimozione presso i parcometri e sugli avvisi di accertamento del riferimento alla possibilità di regolarizzazione della sosta extra time. Nei prossimi giorni, inoltre, verrà presentata in Consiglio una specifica delibera che modificherà il Regolamento eliminando, appunto, la possibilità del ravvedimento operoso.

Dopo le posizioni espresse a suo tempo dall’allora ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il dibattito che si era sviluppato in Italia, l’Amministrazione comunale aveva cercato di trovare una soluzione di buon senso a quello che molti ritengono un comportamento vessatorio: se sfori l’orario per il quale hai pagato, non serve una multa ma basta appunto integrare la cifra. A livello nazionale il confronto tra ministero dell’Infrastrutture, ministero dell’Interno e la stessa Anci non aveva portato ad alcun provvedimento legislativo di chiarimento. “In quel quadro di incertezza – ha aggiunto Muzzarelli – grazie al lavoro della Commissione consiliare venne individuata una soluzione che chiamammo ravvedimento operoso, cioè la possibilità di pagamento ‘differito’ in caso di ticket scaduto, con una piccola penale che faceva sì, comunque, che la cifra rimanesse ben al di sotto del valore della sanzione”. Il Regolamento per l’utilizzo delle aree di parcheggio a pagamento su strada che, in alcuni articoli, consentiva questa procedura venne approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale nel luglio del 2015. In oltre un anno, il ravvedimento operoso è stato utilizzato mediamente dal 12 per cento di chi è incorso in avviso di accertamento per sosta extra time.