Nell’ambito dei provvedimenti collegati al Bilancio di previsione, sono state approvate oggi dal Consiglio comunale le aliquote e la disciplina regolamentare dell’imposta municipale propria Imu, del tributo sui servizi indivisibili Tasi e dell’addizionale comunale all’Irpef per l’anno 2017.

La delibera riguardante i Regolamenti e le aliquote Imu-Tasi e addizionale Irpef ha ottenuto 17 voti favorevoli (Pd, Art.1 – Mdp, S.I.) e 11 voti contrari (Forza Italia, Grande Reggio – Alleanza civica, Lista civica Magenta – Alleanza civica, Lega Nord e Movimento 5 Stelle)

“Il quadro della pressione fiscale comunale a Reggio Emilia può considerarsi virtuoso – ha spiegato l’assessore al Bilancio Daniele Marchi presentando i provvedimenti in Aula – grazie ad un’azione amministrativa che si sta consolidando, con un equilibrio tra entrate (tributi, in questo caso) e spesa per sostenere una sempre più articolata e crescente spesa per i servizi alla collettività: un’azione locale, improntata all’equità, che si associa a quella positiva del governo centrale in materia fiscale, attraverso la legge di Stabilità 2017.

“A beneficio principalmente delle famiglie e delle imprese – ha aggiunto l’assessore – per il quarto anno consecutivo il Comune di Reggio Emilia non aumenta le tasse, confermandosi al primo posto in Emilia-Romagna per la minore quota pro capite di tassazione (339,5 euro nel 2016) e con le più favorevoli condizioni in tema di aliquote ed agevolazioni, oltre che di soglia di esenzione per l’addizionale comunale Irpef per le fasce più deboli della popolazione: 15.000 euro.

“In tema di fragilità – ha proseguito Marchi – prevediamo quest’anno anche una nuova agevolazione sull’Imu, introdotta e messa a punto attraverso il progetto di mandato Reggio Emilia città senza barriere: oltre alla conferma delle aliquote e delle agevolazioni applicate nel 2016, si propone una aliquota agevolata dello 0,86% per le unità immobiliari concesse in comodato gratuito a parenti maggiorenni entro il secondo grado di parentela, che siano disabili gravi e/o non autosufficienti. Si tratta di un’operazione stimata non particolarmente significativa sul lato del gettito, ma di straordinaria importanza per il suo significato di coesione, civiltà e prossimità alle persone con disabilità e ai loro familiari. Per quanto riguarda la Tasi, anche nel 2017 si applicherà il tributo solamente alle fattispecie non interessate dall’Imu, evitando così un carico eccessivo su ciascun cespite.

“Per gli stessi motivi di equità che sono alla base della politica fiscale dell’Amministrazione comunale – ha concluso l’assessore – la lotta all’evasione e il recupero di entrate non versate dai contribuenti rimane un’azione strategica determinante. Nel corso dei prossimi mesi è intenzione dell’Amministrazione, sia con l’adozione di un apposito Regolamento e di Linee guida sulla riscossione coattiva, sia con una riorganizzazione del Servizio Entrate, da un lato armonizzare e rafforzare le procedure e l’attività di riscossione coattiva e dall’altro definire misure di rateizzazione efficaci per chi è in difficoltà obiettiva a onorare in un unica soluzione i propri debiti”.

Con una delibera di fine gennaio, la giunta comunale ha deciso di non aderire alla cosiddetta ‘rottamazione delle cartelle esattoriali’, non solo perché le valutazioni tecniche ne davano un impatto non particolarmente significativo né in termini di maggior gettito né in termini di efficacia delle misure di rateizzazione, ma anche e soprattutto perché di fatto incoerenti rispetto alle politiche di lotta all’evasione messe in atto negli scorsi anni. L’introduzione di questa misura rischiava infatti di produrre disparità di trattamento in danno di chi ha sempre adempiuto ai propri obblighi di pagamento incrinando altresì le politiche tese alla promozione della legalità e dell’equità fiscale, cui il Comune di Reggio ha sempre orientato il proprio operare.

TASI IN DETTAGLIO – Le nuove esenzioni e agevolazioni previste dalla Legge di stabilità 2016 per la Tasi prevedono: Abitazione principale ed equiparate (categoria da A/2 ad A/7): esenzione; Fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura: aliquota allo 0,10%; Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano in ogni caso locati: aliquota allo 0,25%.

IMU IN DETTAGLIO – Le aliquote Imu indicate per il 2016 sono le seguenti:

5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;

7,60 per mille immobili a canone concertato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze. L’imposta determinata applicando l’aliquota stabilita dal Comune è ridotta al 75% come da legge di Stabilità del 2016;

8,60 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti maggiorenni entro il primo grado a condizione che l’utilizzatore vi dimori abitualmente e che vi abbia la propria residenza anagrafica; Unità abitative da A1 ad A9 comprese le pertinenze, concesse in comodato gratuito a parenti maggiorenni entro il secondo grado, “disabili gravi” e/o “non autosufficenti”, a condizione che l’utilizzatore vi dimori abitualmente e che vi abbia la propria residenza anagrafica;

9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria B, C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e Ospedali), D6 (Fabbricati sportivi), D7 (Fabbricati per attività industriali). Unità immobiliari censite nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa direttamente dai proprietari o titolari di altro diritto reale con residenza o sede legale nel comune;

10,10 per mille per terreni agricoli non esentati;

10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.

Sono esenti da Imu i fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura e i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati).