“Un SI convinto al nuovo centro sportivo, ma un NO netto al prelievo forzato dalle tasche dei cittadini maranellesi per la sua realizzazione”. Così Luca Barbolini ed Emilio Zannoni della lista civica Per Maranello intervengono dopo che Sindaco e Giunta hanno annunciato che il nuovo centro sportivo, che sorgerà nelle vicinanze dell’area Coop, costerà ai cittadini circa un 1.850.000 euro; si tratta di una cifra considerevole che andrà ad incrementare il debito comunale.

“Fino ad oggi era stato raccontato ai cittadini – evidenziano i due esponenti della lista civica – che il costo totale del nuovo Parco dello Sport non avrebbe impattato sul bilancio del comune, in quanto sarebbe stato compensato dagli introiti della vendita dell’area pubblica di via Dino Ferrari, dove è posto l’attuale centro sportivo. Sulla base di questa fantascientifica storia era stato elaborato negli anni un progetto da 6.450.000 euro con il coinvolgimento di tutte le società sportive; solo ora è comparsa una perizia datata 26 luglio 2016, che valuta l’area di via Dino Ferrari soltanto 4.600.000 euro; qui nasce la magagna: per arrivare a coprire tutti i costi dovrà esserci un esborso da parte di tutti i cittadini, pari a 1.850.000 euro. Se l’obiettivo doveva essere quello di realizzare il nuovo Parco dello Sport a costo zero per i cittadini, ci sorprende anche che l’Amministrazione Comunale abbia destinato prevalentemente ad uso ufficio l’area di via Dino Ferrari dell’attuale centro sportivo da alienare, quando è noto che a Maranello il mercato non richiede locali ad uso direzionale. Non vorremmo che questa area di via Dino Ferrari abbia già l’interesse di una qualche azienda o operatore del territorio; se così fosse, Sindaco e Giunta dovrebbero essere trasparenti e renderlo esplicito, anche prima del bando di assegnazione. Probabilmente nell’intesesse dei cittadini e per evitare l’indebitamento comunale, piuttosto che prevedere degli uffici, non ci vuole un genio per comprendere che, per ricavare gli oltre 6 milioni di euro per realizzare il nuovo Parco dello Sport, l’area del vecchio centro sportivo doveva essere destinata ad un progetto di edilizia residenziale. Non vorremmo che un malaugurato giorno, causa le scelte di Sindaco e Giunta, oltre il danno economico per i cittadini, ci fosse anche la beffa di trovarci una struttura abbandonata e fatiscente, piena di uffici, come quella del Banco San Geminiano a Modena a tutti noto come Alcatraz ed inutilizzata. Infatti se leggittimamente le aziende del territorio, come ad esempio la Ferrari, nel loro interesse spostano la sede legale in altri paesi, non comprendiamo – concludono Barbolini e Zannoni – per quale motivo il Sindaco e la sua Giunta non riescano o non vogliano fare scelte nell’ interesse dei cittadini, come quella di realizzare il nuovo Parco dello Sport senza indebitare la cittadinanza”.