Un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica e Prefettura di Modena e alla Corte dei conti di Bologna sulla situazione finanziaria della Provincia è stato inviato da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, giovedì 16 marzo, aderendo, come proposto dall’Unione delle Province d’Italia (Upi), ad analoghe iniziative da parte di tutti i presidenti delle Province italiane in vista del Consiglio dei ministri del 24 marzo.

In questa data, infatti, il Governo dovrebbe assumere provvedimenti per ridurre i prelievi, previsti dalle leggi di Stabilità, sulle risorse delle Province che, si legge nell’esposto,  comportano per l’ente un serio rischio di incorrere in gravi responsabilità.

«I cittadini – sottolinea Muzzarelli – hanno diritto a strade e scuole sicure, ma con questi prelievi forzosi, un autentico federalismo al contrario, non siamo nelle condizioni di approvare un bilancio e di garantire l’erogazione dei servizi. Anche se il recente referendum – aggiunge Muzzarelli – ha confermato le Province come organo di rilievo Costituzionale, nessuno vuole tornare ai vecchi enti e la recente riforma ha portato risparmi ed efficienza; la stessa riforma ha assegnato alle Province competenze importanti che devono essere garantite, per questo serve con urgenza un decreto legge per restituire le risorse necessarie».

Nell’esposto si giudicano i prelievi «una violazione dell’art. 119 della Costituzione, nonché del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione» con gravi danni per i cittadini e per l’ente che non è in grado di far fronte alle proprie competenze  istituzionali tra cui spiccano la manutenzione a Modena della rete di oltre mille chilometri di strade provinciali e la manutenzione di 58 edifici scolastici superiori e 24 palestre.

Viene ripresa nell’esposto anche la recente relazione della Corte dei Conti che ha giudicato i tagli alle Province «illegittimi e irragionevoli, tali da rendere impossibile lo svolgimento delle funzioni istituzionali».

 

I conti dell’ente, allo stato 37 milioni. Nel 2017 previsto un “buco” di quasi 10 milioni di euro

Per la Provincia di Modena i prelievi  dello Stato ammontano nel 2017 a quasi 38 milioni di euro su un totale di oltre 61 milioni di entrate (soprattutto Ipt e quota della Rcauto).

Nel 2017 la spesa per le funzioni fondamentali della Provincia di Modena, tra cui la manutenzione della rete di oltre mille chilometri di strade provinciali e di oltre 60 istituti scolastici superiori, ammonta a circa 33 milioni di euro.

Lo squilibrio di bilancio è pari, quindi, a quasi dieci milioni di euro, la somma necessaria, sottolinea Maria Costi, vicepresidente della Provincia di Modena, «che servirebbe per chiudere un bilancio comunque di pura sopravvivenza, senza investimenti in infrastrutture e manutenzioni straordinarie, indispensabili per migliorare la viabilità e la qualità delle nostre scuole. Investimenti che ora riusciamo in parte a garantire esclusivamente con fondi provenienti da altri enti».

In base ai calcoli dell’Unione Province d’Italia (Upi), a livello nazionale il prelievo dello Stato nel 2017 ammonta a un miliardo e 640 milioni di euro su un totale di quasi due miliardi e 100 milioni di euro di entrate delle Province; restano agli enti, quindi, circa 500 milioni di euro, quando nel 2014, solo per gestire le competenze fondamentali rimaste dopo la riforma Delrio (soprattutto strade e scuole), le Province italiane nei propri bilanci avevano previsto risorse pari a un miliardo e 300 milioni di euro.

E nelle previsioni delle leggi di Stabilità, i tagli avrebbero dovuto essere addirittura maggiori: per la Provincia di Modena fino a 50 milioni nel 2017; ma il Governo, nei giorni scorsi si è impegnato ad azzerare questo ulteriore prelievo; per l’Upi si tratta di un primo passo, però assolutamente insufficiente.