Sabato 18 marzo si inaugura la mostra fotografica “La ferrovia nel paesaggio della Bonifica”, a cura di Gabriele Savi, ingegnere e fotografo. La mostra sarà visitabile dal 18 marzo al 30 aprile 2017 presso il Salone “Natale Prampolini” del palazzo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, a Reggio Emilia (corso Garibaldi 42).

L’iniziativa – organizzata congiuntamente dal Consorzio per la Bonifica dell’Emilia Centrale e da Grade Onlus, con il patrocinio di Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Reggio Emilia – ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul patrimonio storico ferroviario della regione Emilia-Romagna, nell’ottica della costituzione di un nucleo di rotabili storici Fer atti al servizio, a partire dal treno storico con locomotiva a vapore, restaurato dall’Act di Reggio Emilia circa 25 anni fa.
Il progetto di solidarietà e la mostra “La ferrovia nel paesaggio della Bonifica” sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il vicesindaco di Reggio Emilia Matteo Sassi; il direttore del Consorzio di Bonifica per l’Emilia centrale Domenico Turazza; il direttore generali di Grade onlus Roberto Abati, e il fotografo e curatore della mostra Gabriele Savi.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a una grande impresa del Grade – ha detto il vicesindaco Matteo Sassi – che unisce cultura e solidarietà, e che ha come obiettivo la cura della persona. C’è poi un ulteriore elemento che qualifica questo progetto, il fatto di unire passato e futuro, da un parte un mezzo storico dell’ottocento come la locomotiva e dall’altra un macchinario avveniristico come la Pet: è la cura delle relazioni, e quindi in ultima istanza della persona e della comunità intera. Ci auguriamo che in tanti partecipino e che vogliano contribuire ad aggiungere nuovi tasselli per raggiungere al più presto l’obiettivo che si è preposto il Grade”.
La mostra si compone di circa 35 fotografie stampate su pannello forex e tratta di rotabili ferroviari storici in carico a Fer/Tper così come a Trenitalia, ripresi nei paesaggi della regione Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Reggio Emilia e Parma, anche al confine con le terre mantovane nell’area del grande fiume. Le fotografie sono state scattate tra il 2005 ed il 2010, con attrezzatura fotografica digitale, utilizzando corpi macchina Panasonic Lumix unitamente ad ottiche Leica di fabbricazione tedesca.

I soggetti immortalati sono rotabili storici, ovvero locomotive, automotrici, carrozze d’epoca, che tanto hanno contribuito, attraverso le ferrovie regionali poi confluite in Fer, a plasmare il tessuto sociale e produttivo della regione in un viaggio lungo oltre 130 anni. Tra i vari soggetti immortalati, la parte del leone la fa la locomotiva a vapore Ccfr7 delle Ferrovie reggiane, un gioiello del 1907 che ancora oggi ci affascina con le sue volute di bianco vapore, le ruote rosse ed il fischio acuto e potente.

In Italia, da alcuni anni a questa parte, c’è una nuova sensibilità in merito alla storia delle ferrovie, anche attraverso il ripristino di convogli ferroviari d’epoca e la Regione Emilia-Romagna, depositaria di una storia dei trasporti ferroviari di grande interesse, si è inserita in questo percorso e sta facendo la sua parte.

L’autore delle foto, il quarantenne Gabriele Savi, è ingegnere e storico delle ferrovie italiane; la sua attività di ricerca si incentra principalmente sulle ferrovie locali di Reggio Emilia e sulle produzioni ferroviarie delle Officine Reggiane. Ha all’attivo oltre venticinque pubblicazioni sulle maggiori testate nazionali di storia e tecnica del trasporto ferroviario. Come fotografo dilettante si cimenta oggi in un campo di ricerca ferroviaria “parallela” che vuole essere prettamente documentale, senza concessioni di fatto alla fotografia artistica.

Le fotografie esposte saranno messe in vendita ad offerta libera (offerta minima 25 euro) ed i proventi, in comune accordo con il direttore di Grade Onlus Roberto Abati, andranno a finanziare il progetto Pet puzzle, ovvero la ricerca di fondi sul territorio per l’acquisto di una apparecchiatura Pet (Positron Emission Tomography): si tratta di una metodica di diagnostica per immagini che consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne la dimensione e la localizzazione. La Fondazione Grade Onlus si pone come capofila nella raccolta di 2 milioni di euro in 3 anni per l’acquisto di una nuova Pet da donare all’Arcispedale Santa Maria Nuova – Irccs di Reggio Emilia.

L’autore delle foto desidera in questo modo ringraziare l’equipe ematologica dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, diretta dal dottor Francesco Merli, di cui in passato è stato paziente.