Martedì sera è stato presentato ai consiglieri comunali il percorso che porterà alla realizzazione della nuova Casa della Salute di Formigine. Il progetto prevede, anche a seguito di un’analisi demografica del Comune di Formigine (con il 45% degli abitanti sotto i 40 anni risulta uno dei “comuni più giovani” della Provincia) e dei bisogni di assistenza attuali e futuri, che la nuova Casa della Salute abbia due sedi: i poliambulatori di Formigine e la struttura di Villa Bianchi a Casinalbo. 

Il Gruppo consiliare del Pd di Formigine, che lo scorso anno con una mozione aveva sollecitato il progetto, pone l’accento sulle novità che verranno introdotte: “Presso i poliambulatori sarà attivato un nuovo ambulatorio infermieristico ed una riorganizzazione dei servizi dedicati agli adulti e alle cronicità. Data la recente realizzazione della struttura, non saranno necessari lavori all’immobile, ma saranno razionalizzati gli spazi esistenti. A Casinalbo, presso la struttura di Villa Bianchi che già ospita il Centro per le Famiglie, sarà invece creato un “polo della crescita”, con la presenza di pediatri di comunità. Gli spazi saranno messi a disposizione dal Comune, mentre gli interventi saranno interamente finanziati dall’Ausl di Modena dopo aver definito con l’amministrazione e le pediatre la nuova organizzazione degli spazi. Pur essendo già 84 le Case della Salute realizzate sul territorio regionale, quella di Formigine si configura come unica nel suo genere. In particolare il nuovo polo della crescita darà la possibilità di integrare le attività sociali e di supporto a famiglie e genitori con le attività sanitarie, migliorando l’accessibilità (orari di apertura, facilitazione dei percorsi), la funzionalità (più elevate e molteplici tipologie di risposta) e l’integrazione (presenza di più figure professionali e di adeguate dotazioni strumentali) dei servizi. Prevista dal piano attuativo locale approvato all’unanimità dalla Conferenza socio sanitaria che ha delineato la programmazione strategica di medio periodo della sanità provinciale, la nuova struttura era stata sollecitata lo scorso anno dai consiglieri del Partito democratico, con l’obbiettivo di valorizzare sempre più il ruolo dell’assistenza territoriale quale elemento chiave per dare anche in futuro una adeguata risposta ai bisogni socio sanitari della nostra comunità”.