Nel mondo 1,7 milioni di morti l’anno è attribuibile a cause ambientali, dall’inquinamento all’igiene inadeguata. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). La stima è contenuta in due rapporti.

Ce ne ha parlato Tiziano Motti eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti “Nel primo l’Oms afferma che buona parte dei decessi per polmonite, diarrea e malaria, le cause principali di morte sotto i cinque anni, sono prevenibili con interventi sull’ambiente, dall’accesso all’acqua pulita a quello a combustibili non tossici per cucinare. Il secondo fornisce dati dettagliati sulle cause di morte”.

Al primo posto, con 570mila vittime, ci sono le infezioni respiratorie causate dall’inquinamento indoor e outdoor e dal fumo passivo. La diarrea, prevenibile con migliori condizioni igieniche, fa 361mila vittime all’anno. Altre 200mila sono dovute alla malaria, che puó essere prevenuta con interventi sull’ambiente. “Un ambiente inquinato è letale – afferma Margaret Chan, direttore generale dell’Oms – specialmente per i bambini”.