Sarà di oltre 59 milioni di euro, con quasi 22 milioni di apporto da parte dei privati, l’investimento complessivo che verrà realizzato a Modena nell’area a nord della Fascia ferroviaria con il Piano di recupero finanziato dal governo con 18 milioni di euro sul cosiddetto Bando periferie. Modena, infatti, è una delle 24 città capoluogo che hanno presentato i progetti considerati migliori e oggi, lunedì 6 marzo, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, a Palazzo Chigi a Roma, insieme agli altri sindaci, ha firmato con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni la convenzione prevista dal Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città capoluogo.

La convenzione definisce le modalità di erogazione del finanziamento (si tratta precisamente di 17 milioni 995 mila 170 euro) che avverrà in diverse quote: il 20 per cento della cifra sarà disponibile già con l’approvazione nei prossimi mesi dei progetti definitivi ed esecutivi degli interventi.

Il Piano modenese, definito dal Comune in accordo con altri soggetti pubblici e privati, consente di dare continuità a una serie di investimenti avviati negli anni scorsi, anche riattivando iniziative che la crisi economica aveva rallentato, con l’obiettivo – come sottolinea il sindaco Muzzarelli – di ricucire quell’area della fascia ferroviaria con il resto della città e, attraverso azioni integrate e innovative di tipo urbanistico, sociale ed economico, migliorarne anche la sicurezza con riqualificazione delle strade del quartiere, potenziamento dell’illuminazione e ampliamento del sistema di videosorveglianza.

Tra le iniziative in programma ci sono: un centro disabili e l’housing sociale, la realizzazione della scuola innovativa, il Data center territoriale, la Casa della salute e il centro di Medicina dello sport all’R-Nord, attività di portierato sociale e di valorizzazione commerciale, interventi su mobilità e parchi.

HOUSING SOCIALE, DATA CENTER E SICUREZZA

Sono 33 gli appartamenti destinati a tipologie familiari diverse e anziani, a canone calmierato, che Cambiamo costruirà nella zona di via Forghieri, in due palazzine analoghe a quelle già terminate, mentre in un’area di 800 metri quadri a piano terra, troverà posto un centro diurno polifunzionale all’avanguardia per la disabilità. Non si tratta dell’unico intervento di tipo sociale  pprevisto dal Piano per la riqualificazione urbana e la sicurezza dell’area a nord della Fascia ferroviaria di Modena. Nel complesso di edifici al centro della zona dell’ex Mercato bestiame conosciuto come “rotore”, oggi area di cantiere bloccata da tempo, infatti, si prevede la realizzazione di interventi di housing sociale: 70 alloggi in edilizia agevolata, 53 di edilizia convenzionata per circa 9 mila metri quadrati che si aggiungono ai 1.500 metri quadri del piano terra con funzioni commerciali e di servizio e ad altri 1.500 metri al primo piano con funzioni direzionali.

Poco distante è prevista la realizzazione con un intervento da 4 milioni di euro della cosiddetta scuola “innovativa”, finanziata nell’ambito del bando Miur, con 340 alunni della scuola d’ infanzia statale Madonnina della primaria Anna Frank: caratteristiche antisismiche, efficienza energetica di classe A, accessibilità degli spazi a persone con impedita o ridotta capacità motoria, molteplici laboratori, impianti di domotica, interamente dotata di Wi Fi.

Nell’area del Campo lungo, invece, verrà costruito il Data Center territoriale, utilizzabile da diversi enti (Comune, Provincia, Università, strutture della Sanità) e da associazioni e imprese private garantendo economie di scala, flessibilità di gestione e fruizione dei dati, riducendo l’impatto energetico e aumentando la sicurezza dei sistemi informatici (tecnologie per il “disaster recovery”). Sono previsti anche spazi destinati ad aule e laboratori a servizio dell’Università per lo sviluppo di competenze specialistiche in ambito Ict.

Nell’area proprio di fronte all’ingresso di porta Nord della stazione ferroviaria troverà posto la Casa della salute, i cui lavori a cura dell’Azienda Usl inizieranno nei prossimi giorni (l’investimento complessivo è di oltre 7 milioni di euro), mentre nel complesso dell’R-Nord verrà riqualificata un’area di 600 metri quadri per trasferirvi il servizio di Medicina dello Sport, con studi medici ambulatori specialistici e una palestra idonea anche per utenza con patologie croniche.

Verrà migliorato il sistema di mobilità interna del quartiere e, come elemento di ricucitura con il centro storico, si prolunga verso sud il sottopasso ferroviario (investimento di due milioni e 300 mila euro) che così consentirà di raggiungere direttamente piazza Dante, davanti alla stazione. In futuro, è previsto un ulteriore prolungamento verso sud, per raggiungere l’area della Manifattura Tabacchi, e anche in direzione nord, su via Finzi dove si realizza la Casa della salute.

La riqualificazione delle strade del quartiere (le vie Canaletto, Finzi, del Mercato, Toniolo, Triva, la piazza centrale e le aree limitrofe) prevede nuova illuminazione a Led, cablaggio per la videosorveglianza (le nuove telecamere saranno inserite nel sistema cittadino), nuove fermate dei bus, sistemazione del verde pubblico e nuovi percorsi ciclopedonali per collegare tutte le nuovi funzioni e le attività, compreso il parco Utoya di via Gerosa.

Il Piano prevede anche l’attivazione di un servizio di Portierato sociale, per prevenire e ridurre l’emarginazione delle fasce più deboli della popolazione residente, rilevare bisogni, orientare ai servizi, promuovere regole di convivenza civile e mediare i conflitti, sostenere pratiche di mutuo aiuto nella logica di welfare generativo, monitorare e segnalare elementi di degrado e insicurezza.

Per la valorizzazione commerciale delle vie Gramsci, del Mercato e Toniolo, inoltre, verranno stanziate risorse per 250 mila euro come contributi alla riqualificazione delle attività economiche esistenti e per l’insediamento di nuove attività. Il percorso per la definizione dei bandi pubblici verrà condiviso con le associazioni di categoria e gli operatori economici del territorio.

Tra i partner del Piano, oltre alla società di trasformazione urbana Cambiamo, sono presenti diversi soggetti istituzionali (Università, Azienda Usl, Istituto nazionale di urbanistica, Forum italiano sicurezza urbana), Rete ferroviaria italiana, Esselunga (che ha in programma la realizzazione di un intervento commerciale nell’area dell’ex Consorzio agrario e si impegna a realizzare interventi sulla mobilità del comparto), le imprese di costruzione Agorà 5 scarl, Insula srl, Cesa costruzioni spa che svilupperanno l’intervento di housing sociale.