Ieri sera (28 febbraio) la mensa della scuola secondaria di primo grado “G. Marconi” si è trasformata in un palcoscenico. Di più: in una locanda con spettacolo dal vivo, dove si è giocata una scommessa.

Da anni, ormai, questa scuola, punta molto sulle attività extracurriculari per combattere il disagio scolastico e la dispersione e per realizzare una scuola realmente inclusiva: laboratori di rafforzamento delle competenze chiave, attività di apprendimento linguistico di base per alunni stranieri, giochi matematici, didattica digitale, gare sportive, viaggi Erasmus, e anche Teatro. Un laboratorio annuale, il “Marconi’sgot Talent”, raccoglie un centinaio di ragazzi nella preparazione di una rappresentazione di fine anno che mette in risalto i talenti nascosti, il più delle volte anche a se stessi, di ragazzi che magari a scuola non vanno tanto bene o che invece vanno benissimo.

Perché alle Marconi si è convinti che l’espressione artistica, nella musica, nella pittura di murales, nel teatro, è il migliore antidoto alla “povertà educativa”: il grande male delle aree periferiche delle città in questa epoca di crisi finanziaria, economica e dei valori e un’altra grande sfida che la scuola deve imparare a gestire.

Per tutte queste ragioni, l’incontro con ERT ha trovato terreno fertile. Aprire le porte dei luoghi in cui i ragazzi trascorrono larga parte della loro vita quotidiana ad attori di così alto rilievo come quelli della Fondazione ERT è stato molto di più che un evento cittadino. Per la scuola ha significato svolgere pienamente il ruolo di agente culturale in una sinergia con gli altri soggetti del territorio e con le famiglie, abbattendo i limiti di orario e le barriere culturali. In tal modo il teatro partecipato è arrivato al cuore di uno dei quartieri da sempre più multiculturali di Modena e nel vivo della trasformazione della società.

La serata era aperta a tutti. I tanti fan di ERT, che seguono attentamente e con affetto tutti gli eventi di “Un bel dì saremo”, si sono incontrati con gli studenti e i loro genitori, con i professori e il personale ATA per assaporare del buon cibo e condividere la magia di uno spettacolo dal vivo. Una magia che ha fatto incontrare più di cento persone. Una magia che solo il teatro partecipato di ERT sa mettere in campo.

Lo spettacolo era diviso in tre parti; il tema conduttore è stato quello delle migrazioni, basato su testi tratti da Testori, Calvino ed altri, fino ad “America primo amore” di Soldati. Al termine si è spontaneamente levato un timido coro da parte delle nonne e dei nonni e delle mamme degli alunni delle Marconi che hanno accompagnato gli attori Simone Tangoli, Michele Dell’Utri, Donatella Allegro e Nicola Bortolotti nel canto “Mamma mia dammi cento lire”, ripescato da chissà quale angolo della memoria.

Ma non finisce qui. La collaborazione con ERT arricchisce l’offerta formativa di quest’anno scolastico con un laboratorio rivolto ai ragazzi delle classi seconde, tenuto da attori professionisti per sviluppare le competenze della recitazione. Inoltre, prossimamente la scuola ospiterà uno degli Atelier previsti dalla programmazione di “Un bel dì saremo”. Perché anche la scuola, come l’azienda, come il teatro, è di tutti e serve a tutti.