L’ambiguo cambio di aspetto di una villetta sita in località Belvedere di Castel del Rio non è passato inosservato ai Carabinieri della locale Stazione. L’abitazione era tornata ad essere abitata da qualche mese, ma agli occhi dei militari, con il passare dei giorni, nel corso delle pattuglie in zona per il controllo delle case isolate, appariva sempre più strana e sospetta. Le finestre sempre sbarrate e nessun segno di vita durante il giorno.

Ieri mattina, nel corso di un nuovo controllo, nei pressi dell’abitazione, i militari percepivano un forte odore, caratteristico della marijuana e decidevano pertanto di controllare l’abitazione. All’interno è stata trovata una vera e propria serra alimentata da energia elettrica risultata rubata all’illuminazione pubblica della società Enel attraverso un bypass al contatore. In cinque stanze dei due piani della casa, illuminate da fari fluorescenti indoor, con un impianto di aerazione creato ad hoc con grosse tubazioni che si snodavano per l’intera casa, attraverso il quale l’aria calda prodotta dalle lampade veniva incanalata verso l’esterno, ed appositi umidificatori, sono stati trovate quasi settecento rigogliose piante di Marijuana implotonate nelle varie stanze.

La perquisizione permetteva di rinvenire, oltre alle piante (del peso complessivo di più di cento chilogrammi di marijuana) ed all’impianto per la coltivazione, altri 21 kg di stupefacente già pronto per essere immesso nel mercato suddiviso in sacchetti ed altri 36 kg di foglie in fase di lavorazione, nonché quasi cento litri di fertilizzanti vari e numerosissime confezioni di sacchetti di plastica da utilizzare per confezionare lo stupefacente.

Nel corso dell’operazione i militari arrestavano il “coltivatore” trovato nell’abitazione, un cinese di 42 anni, privo di qualsiasi documento.

(immagine d’archivio)