Il Comune ricorda che è possibile richiedere per tutte le sepolture, anche quelle in fossa, qualora fossero raggiungibili dagli impianti elettrici esistenti, l’allacciamento della tomba all’illuminazione votiva. La richiesta di allacciamento all’Ufficio cimiteriale comunale, presso il municipio in via Giolitti n. 22, deve essere presentata in forma scritta con marca da bollo di 16 euro, l’allacciamento dovrà essere effettuato entro un periodo massimo di 60 giorni, dal montaggio della lapide o di altri manufatti funebri. In alternativa i famigliari sono autorizzati a posizionare sulle sepolture sistemi di illuminazione a batteria o energia solare, che non creino un ingombro superiore a quello previsto per le lapidi o coperture, curandone autonomamente il funzionamento; in questo caso nulla è dovuto al Comune.

Le tariffe per la gestione del servizio sono uguali per tutti i cimiteri, sia per i loculi che per le fosse, sono stabilite dal­la Giunta comunale e sono così previste: una tariffa annuale; una tariffa unica per il tempo della durata della concessione, o per il periodo restante della concessione, da pagarsi per intero (tale canone non potrà comunque avere una durata inferiore a 15 anni e superiore a 30 anni); un contributo fisso per l’allacciamento, accessori compresi, da pagarsi una sola volta. I costi delle tariffe e ogni altra informazione sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Mirandola (www.comune.mirandola.mo.it). Il servizio delle lampade votive è gestito dal concessionario dei servizi cimiteriali, “Cooperativa sociale Barbara B”. Eventuali allacciamenti abusivi alla rete cimiteriale dell’illuminazione votiva, sono sanzionati a carico del concessionario della sepoltura, con una sanzione amministrativa pari a 200 euro.