Si chiama AModo, acronimo di Assistenza Modena domiciliare, il nuovo servizio di sostegno alla domiciliarità che l’assessorato al Welfare intende sperimentare per sostenere persone fragili in condizioni di non autosufficienza e le loro famiglie che scelgono la strada della domiciliarità.

Il progetto intende estendere l’accesso a prestazioni domiciliari appropriate, sostenendo anche economicamente utenti e famiglie, e rafforzare il ruolo del pubblico nella fase di ricerca, selezione e gestione dell’assistente familiare con un’azione di intermediazione, favorendo la regolarizzazione delle assistenti e la qualificazione del lavoro.

“La sperimentazione di questo innovativo progetto – afferma l’assessora a Welfare Coesione sociale, Sanità del Comune di Modena Giuliana Urbelli – intende rispondere a più istanze: da una parte alla richiesta di assistenza domiciliare qualificata per perseguire l’obiettivo di mantenere le persone fragili e in condizioni di non autosufficienza nel proprio ambiente di vita; dall’altra, la necessità di evitare situazioni di isolamento e carichi assistenziali difficili da reggere nel lungo periodo. Non ultimo – continua l’assessora – vorremmo contribuire a ordinare un mercato del lavoro che ha contorni non sempre nitidi. Il Comune sceglie quindi di rafforzare il ruolo del pubblico in più fasi: per supportare utenti e famiglie nella scelta dell’assistente familiare, della sua contrattualizzazione e nella formazione a chi svolge questa attività, attraverso momenti di confronto e tutoraggio, anche per prevenire distorsioni nella relazione di cura e garantire un migliore equilibrio alla relazione assistenziale”.

AModo prevede anche la realizzazione di uno sportello dedicato alle attività di informazione e consulenza legate al tema della domiciliarità e l’attivazione di contratti di lavoro con assistenti familiari regolarmente assunte secondo le normative vigenti. Il Comune sosterrà inoltre gli utenti con un contributo economico pari alla prima mensilità lorda del contratto stipulato. Del progetto potranno beneficiare tutti i residenti nel territorio comunale, mentre per la corresponsione del contributo si farà riferimento all’assenza di altri contributi.

Il nuovo servizio sarà affidato, come definito dalle linee guida approvate dalla Giunta, tramite procedura negoziata su lettera ad invito ad almeno cinque ditte. Il capitolato di gara è pubblicato sul sito del Comune di Modena; le offerte dovranno pervenire entro il 14 marzo e l’aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente valutando in misura prevalente la componente tecnico-qualitativa del progetto per la quale si prevede un punteggio pari al 70%, e riservando alla componente del prezzo la quota restante del 30%.

L’appalto avrà durata di dodici mesi a partire dal 18 aprile 2017 e l’importo del servizio a base di gara è complessivamente pari a 70 mila euro (iva esclusa).