“Per migliorare il servizio sulla ferrovia Modena Sassuolo stiamo lavorando all’ipotesi di introdurre treni completamente nuovi già dal mese di giugno”. Lo ha annunciato Raffaele Donini, assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna, nel corso di un incontro, nella sede della Provincia di Modena, con i sindaci modenesi e i responsabili di Tper e Seta che si è svolto martedì 14 febbraio.

“Si tratterebbe – ha aggiunto Donini –  di treni nuovi che saranno noleggiati per due anni da altre Regioni, acquistati di recente ma mai utilizzati. I nuovi treni hanno una capienza di 260 viaggiatori con tutti i servizi più moderni”.

“L’altra ipotesi – ha chiarito Donini – sarebbe di introdurre mezzi più moderni rispetto agli attuali, ma non nuovi, sempre temporaneamente, in attesa dell’arrivo, previsto nel 2019, dei nuovi mezzi già acquistati da Trenitalia. Chiaramente puntiamo concretamente a realizzare la prima ipotesi, perché la ferrovia Modena-Sassuolo rappresenta per noi un servizio fondamentale, in un’area strategica, che va migliorato”.

“In ogni caso – ha assicurato Donini – la prossima estate saranno realizzati i lavori di ammodernamento delle banchine a Sassuolo, Fiorano, Casinalbo e Modena e puntiamo a introdurre anche quattro corse domenicali”.

Nel corso dell’incontro Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, ha parlato di “buona notizia che ci auguriamo si concretizzi al più presto, sarebbe un segnale positivo e un servizio in più anche in vista del concerto di Vasco Rossi il 1 luglio”. Anche Maria Costi, sindaco di Formigine, ha espresso un giudizio positivo sull’ipotesi dei treni nuovi subito “attesi da tempo e sollecitati dagli enti locali e dai tanti pendolari che usufruiscono del servizio”.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali modenesi, Donini ha scandito anche le tappe della discussione sulla riorganizzazione della strategia regionale del trasporto pubblico locale: dal mese di marzo partirà il confronto con i territori sul futuro del servizio regionale e la sua gestione.

Tra le ipotesi in discussione c’è anche la creazione di una Agenzia unica regionale con presidi locali in ogni provincia.

Su questi temi la Regione intende promuovere un dibattito ampio, aperto alle parti sociali, dal quale dovrà scaturire “una nuova visione condivisa del ruolo del trasporto pubblico nella nostra realtà”.