I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dei controlli che vengono svolti per impedire la circolazione e la commercializzazione illegale di prodotti petroliferi, hanno sequestrato 9.468 litri di cherosene che presentava caratteristiche chimiche non conformi alla specifica normativa che disciplina il settore, denunciando un soggetto per frode in commercio.
In particolare, nel corso di una verifica svolta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria nei confronti di un deposito commerciale ubicato in provincia di Bologna, sono state eseguite
analisi chimiche sui carburanti posti in vendita.
Gli esiti di questi esami hanno evidenziato come il “cherosene” detenuto non potesse essere classificato come tale in quanto non rispettava gli standard stabiliti dalle norme dal momento
che è risultato, tra l’altro, avere un punto di infiammabilità inferiore a 4°C, molto al di sotto dei 21°C previsti, cosa che lo rendeva facilmente instabile con evidente negative ricadute
anche in materia di sicurezza, tenuto anche conto del fatto che questo particolare combustibile viene di norma utilizzato per il riscaldamento anche di civili abitazioni.
Il “cherosene” rinvenuto presso detto deposito, pari a 4.710 litri, è stato, di conseguenza, sottoposto a sequestro.
Le successive indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Bologna nella persona del Dott. Antonio Gustapane, hanno consentito di ricostruire la filiera di distribuzione del
prodotto consentendo il sequestro di ulteriori 4.758 litri del medesimo cherosene non a norma che era stato ceduto ad altri rivenditori situati nelle province di Bologna, Modena, Rovigo e Ferrara, facendo scattare la denuncia alla locale Procura per il reato di frode in commercio nei confronti del titolare del deposito.