Si è tenuto nel pomeriggio di oggi in Città metropolitana il consueto incontro programmato tra i dirigenti degli istituti superiori del territorio, i tecnici di Palazzo Malvezzi, l’Ufficio scolastico provinciale alla presenza del Dott. Schiavone e il consigliere metropolitano con delega a Scuola, Istruzione e Formazione per fare il punto sul numero di iscrizioni pervenute.

Ad una prima analisi risulta confermata la preferenza di iscrizione ai licei, pari circa al 50% del totale, un aumento significativo agli istituti tecnici, in particolare indirizzo meccanico ed informatico, ed una flessione dei professionali, nel quadro di una diminuzione complessiva degli iscritti alle classi prime di circa 80 studenti su un totale di 7.762 richieste.

Dai dati, ancora provvisori, sugli oltre trenta istituti metropolitani, due sono le situazioni su cui si concentrerà il lavoro dei prossimi giorni, entrambe relative a licei di Bologna: Sabin e Minghetti. In particolare sono circa 150 le iscrizioni in più al Liceo Sabin, e circa 40 in più al liceo classico Minghetti.

“La situazione del Sabin – ha spiegato Daniele Ruscigno  – sarà oggetto del principale lavoro dei prossimi giorni: è allo studio l’attivazione di una o più aule negli spazi del liceo stesso, valutando al contempo anche la disponibilità di spazi in altri licei con i medesimi indirizzi didattici. Per quanto riguarda il liceo Minghetti parliamo invece di una quarantina di studenti in più rispetto alle iscrizioni dello scorso anno, che va sommata alla minor uscita di classi quinte rispetto alle prime entranti e che porta quindi la necessità di reperire tre aule in più che saranno prioritariamente individuate attraverso una rapida ricognizione di possibili spazi esistenti riconvertibili o equivalenti in stretto raccordo con la dirigenza.

Sono state acquisite inoltre tutte le richieste dai dirigenti scolastici, comprese esigenze specifiche come quella, tra le altre, della rimodulazione di spazi venuta dell’Istituto Alberghetti di Imola e anche le disponibilità di spazi utilizzabili in alcune scuole dell’area metropolitana. Finita questa fase sarà necessario – ha proseguito Ruscigno –  programmare un piano di interventi strutturali al fine  di creare nuovi spazi per i prossimi anni, realizzando nuove strutture o riconvertendo edifici esistenti per dare risposta alle esigenze degli studenti emerse in questi ultimi anni, anche utilizzando la stabilità di orizzonte di lavoro della città metropolitana di bologna dell’intero mandato amministrativo”.