Ricercato dall’Interpol con mandato di arresto europeo emesso nel 2005, per aver ucciso – 20 anni prima in Polonia a colpi di pietra – una giovane dopo averla violentata, ha vissuto per dieci anni a Zocca sotto falso nome. Si era ricostruito una vita, con una famiglia e un lavoro regolare. I carabinieri di Pavullo hanno arrestato il 51enne polacco P.T. 
L’uomo era riuscito a sfuggire alle autorità polacche, utilizzando un passaporto rubato e poi contraffatto. Grazie al documento aveva ottenuto permesso di soggiorno e carta d’identità. Ad incastrarlo sono stati i servizi, mirati al controllo di documenti falsi e targhe estere, per individuare illeciti e irregolarità, messi in atto dai Carabinieri. L’uomo ora è in carcere, in attesa di un’eventuale estradizione.