In merito alle polemiche emerse negli ultimi giorni a seguito della prossima entrata in funzione del Tutor lungo la Sp 5, nel tratto tra Reggiolo e Novellara, il comandante del Corpo di polizia municipale Carlo Alberto Romandini pone alcune precisazioni.

“Innanzitutto – spiega il comandante – bisogna sgomberare il campo sulla presunta illegittimità della collocazione di questo strumento. La Prefettura ha infatti inserito la Sp 5 nell’elenco delle strade lungo le quali è possibile installare degli autovelox, senza obbligo di contestazione immediata delle violazioni. Questo decreto prefettizio risale al 2011 e rende legittima la decisione della giunta dell’Unione. Per quanto concerne la presenza di una strada che interseca quella monitorata, si precisa che il decreto di omologazione dello strumento prevede che lo stesso possa essere montato in tali circostanze e che Il ministero delle Infrastrutture ha più volte specificato che il montaggio dei sistemi di rilevazione della velocità media dei veicoli è consentito  anche in presenza di incroci, a patto che si possa dimostrare che la maggior parte del traffico transita sul tratto monitorato. Allo stesso modo, è giusto rispondere anche a chi riconduce l’installazione del tutor alla volontà di fare cassa: se l’obiettivo fosse stato davvero questo, sarebbe bastato collocare una postazione di velox fissa, che avrebbe garantito centinaia di sanzioni al giorno ma un rallentamento dei veicoli soltanto in un determinato punto. Lo  strumento  che installiamo non è una trappola ed è efficace: controllando l’intero tratto, non punisce un’occasionale sforamento del limite e assicura che i guidatori non frenino solo nel punto di rilevazione come accade con Autovelox e simili”.

Un aspetto importante che Romandini intende ricordare è che al momento il tutor (che è stato noleggiato per un anno, periodo al termine del quale saranno effettuate valutazione sulla sua efficacia) non è ancora entrato in funzione. “Inizierà a funzionare – aggiunge – quando la segnaletica sarà completamente montata: verranno posizionate cinque segnalazioni, ben visibili, per ogni senso di marcia. Inoltre, per almeno un mese dalla sua entrata in funzione non verranno comminate sanzioni agli automobilisti. Arriveranno invece avvisi nei quali spiegheremo che stiamo testando il dispositivo e comunicheremo la data in cui cesserà la fase di sperimentazione, che sarà comunque successiva al primo marzo. Infine, per quanto riguarda le polemiche relative al limite dei 50 chilometri all’ora, va detto che questo non è stato modificato ma è in vigore da tempo.

Entro 15 giorni dall’inizio della sperimentazione, verrà effettuata una valutazione tra tutti gli uffici interessati alla sicurezza della strada e verranno valutati anche eventuali “correttivi. “In questi giorni – conclude il comandante – la situazione lungo la Sp 5 è comunque già migliorata. I residenti delle frazioni della Bernolda e del Bettolino ci hanno manifestato la loro soddisfazione e crediamo che questo intervento possa davvero aiutare a ridurre l’incidentalità lungo un tratto che negli ultimi anni ha visto 45 incidenti con 3 decessi. A dimostrazione dell’efficacia del provvedimento, il fatto che l’utilizzo di questo tipo di tutor si stia diffondendo in tutta Italia, senza distinzioni di colore politico”.