Cambio alla guida del Distretto di pesca Nord Adriatico: l’assessore all’Agricoltura e pesca della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli, ha concluso il periodo di coordinamento dell’organismo di autogestione di cui fanno parte anche Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Al suo posto subentra Paolo Panontin, assessore alla Caccia e risorse ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia, che rimarrà in carica fino al 2018.

Il passaggio di consegne è avvenuto oggi a Pordenone in occasione di “Acquafarm”, la mostra convegno per l’acquacoltura e l’industria della pesca, dove è stata convocata una riunione del Comitato di gestione e del gruppo tecnico del Distretto di pesca Nord Adriatico che ha raccolto i rappresentanti di Ministero e Regioni.

“Per prima cosa un augurio di buon lavoro all’assessore Panontin che da oggi coordinerà l’attività del Comitato di gestione del Distretto-  ha detto l’assessore Caselli nel corso della riunione. L’intuizione di questo modello di gestione della pesca condiviso da amministrazioni, associazioni e operatori, in un’area unica come quella dell’Alto Adriatico, ha dato buoni frutti, come la gestione comune del fermo pesca, l’avvio dell’Osservatorio socioeconomico dell’economia ittica supportato dalle tre Regioni e la definizione comune di sei progetti da presentare nell’ambito del programma europeo Italia Croazia”.

L’incontro, oltre ad indicare il nuovo coordinatore, è stato anche l’occasione per fare il punto sul programma di lavori per il 2017, il piano del Distretto per la pesca artigianale e  sull’attuazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).
Riguardo a quest’ultimo importante programma è stato concordato con Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di emanare indicazioni chiare e regole certe per la sua realizzazione.

Molto partecipato infine, nel pomeriggio, l’incontro con le organizzazioni della pesca e dell’acquacoltura che hanno manifestato la loro forte attesa sull’attuazione di questi programmi europei che utilizzano risorse messe a disposizione anche grazie a cofinanziamenti ministeriali e regionali.