“Abolire l’imposta di soggiorno, questo il nostro obiettivo – dichiara il gruppo del M5S – compensando il mancato gettito, circa 115 mila euro, introducendo nel contratto di affitto del Museo Ferrari una percentuale legata agli introiti derivanti dagli ingressi dei visitatori”.

“L’atipicità del turismo sul nostro territorio è evidente, la maggior parte dei turisti non rimane più di un giorno ma viene a Maranello quasi esclusivamente per visitare il Museo. Questa anomalia – prosegue il consigliere Cursio – si riflette sui lavoratori trasfertisti che soggiornano a Maranello, sono per la maggior parte loro a riempire gli alberghi e a pagare l’imposta di soggiorno, una tassa che, anche se indirettamente, si somma alle già alte e altre tasse sul lavoro.

Un’imposta istituita frettolosamente nel 2012 – sottolinea la consigliera Cionini – tanto da non prevedere l’esenzione per i portatori di handicap, esenzione inserita solo a seguito della nostra proposta. Approfondendo l’argomento e confrontandoci con alcuni albergatori sono emerse diverse criticità, da qui l’idea di abolire questa tassa e di recuperare l’importo mancante dai visitatori del museo, che sono i reali turisti di Maranello, incidendo secondo le nostre stime per circa 30-40 centesimi sul prezzo del biglietto.

La nostra proposta – conclude il capogruppo Dell’Aversano – verrà discussa e votata nel consiglio comunale di martedì 24 gennaio, nel quale ci auguriamo venga approvata, al fine di sgravare gli albergatori dall’obbligo di riscossione (che impegna loro tempo e risorse), rendendo più competitive le strutture ricettive del nostro territorio, dato che nei comuni limitrofi questa imposta non è presente ed applicando una forma di prelievo di carattere generalista, che si rivolga all’intera platea di coloro che visitano il nostro territorio per turismo e non per lavoro”.