Il decreto Milleproproghe va modificato nella parte che riguarda la Bolkenstein. È questa la richiesta della Regione, che sta lavorando con i parlamentari emiliano-romagnoli affinché, attraverso una modifica in fase di conversione del decreto, siano salvaguardati i contenuti dell’intesa Stato-Regioni del 2012 sull’applicazione della direttiva, la cosiddetta Bolkenstein che dispone l’emanazione di bandi per tutte le concessioni su aree pubbliche, comprese quelle relative agli ambulanti.

L’intesa, che aveva messo d’accordo Governo, Regioni, Comuni e rappresentanti delle associazioni di categoria, prevede che nell’ambito dei bandi richiesti dalla Commissione europea sia attribuito un punteggio in relazione alla professionalità, salvaguardando in questo modo il posto di lavoro per gli ambulanti della regione.

Ora, la proroga al 31 dicembre 2018 inserita nel decreto del Governo, oltre a essere per la Regione incompatibile con l’ordinamento comunitario (la Corte di Strasburgo si è già espressa sulla illegittimità delle “proroghe automatiche”), avrebbe come conseguenza, alla scadenza del 2018, di mettere a bando pubblico tutte le concessioni escludendo qualsiasi vantaggio pregresso.

La Regione quindi ritiene che i Comuni procedano con i propri bandi di assegnazione, così come previsto dall’intesa del 2012. Questo per evitare il caos sulle assegnazioni nel caso la disposizione contenuta nel Milleproroghe non venisse confermata in fase di conversione, oppure venisse annullata a seguito di eventuali ricorsi contro il decreto legge.Nello stesso tempo continua il pressing della Regione sul Governo perché venga accolta la modifica.