Il 2016 si chiude con l’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine del Regolamento Agente Speciale 006: all’unanimità i consiglieri, nel corso dell’ultima seduta del 14 dicembre, hanno deciso di accogliere l’esito del percorso partecipativo che ha visto 237 cittadini – tra genitori, insegnanti, operatori e volontari di realtà organizzate – impegnati in un confronto propositivo per individuare “come una comunità può essere agente della qualità nei servizi educativi 0/6”. “Questo documento compone e sistematizza atti e linee di azione già esistenti e protocolli già condivisi – ha spiegato presentando in aula la delibera l’assessore alle Politiche scolastiche Paola Guerzoni – ed è stato costruito da persone che vivono dall’interno la scuola, comprese le famiglie, i parenti dei bambini e gli educatori. Si tratta di una grande opportunità per condividere e sostenere la qualità dei servizi educativi”.

Il Regolamento è stato discusso dopo l’aggiornamento e l’approvazione nei mesi scorsi del Protocollo per la partecipazione e collaborazione tra famiglie e servizi comunali per l’infanzia 0/6 anni (che si occupa di normare le attività come la cura del verde, il tinteggio delle aule, i progetti educativi proposti dai nonni o dai genitori…), del Vademecum del rappresentante dei genitori e, proprio nella seduta del 14 dicembre, della Carta dei Servizi educativi 0-6 anni. Al momento della discussione di questo Regolamento è stata portata all’esame del Consiglio anche una mozione condivisa da Pd e Forza Italia che impegna l’amministrazione a “proseguire ed implementare l’attività di studio di progetti di flessibilità organizzativa di asili nido e scuole dell’infanzia, informando con puntualità il Consiglio, e a favorire la collaborazione con associazioni di categoria, sindacati, esercenti e i vari enti presenti sul territorio”.

La mozione è stata poi condivisa da Progetto Comune di Novi e Movimento 5 Stelle nel corso del dibattito: dibattito che è stato concluso dall’assessore Guerzoni rammentando che la prima preoccupazione di chi lavora nei servizi educativi e scolastici è il benessere dei bambini, che già ora “l’articolazione oraria di questi presenta già diverse forme di flessibilità per venire incontro alle esigenze delle famiglie, anche grazie al lavoro puntuale fatto dagli uffici territoriali, non chiudendo gli occhi di fronte alle sollecitazioni che vengono dal mercato e dalla società ma sempre tenendo al centro i bambini. Abbiamo ad esempio previsto l’anticipo orario (alle 7,30) gratuito per chi lavora, aumentato la possibile permanenza nel servizio di prolungamento orario e contemplato la possibilità di una scelta di post scuola flessibile, sono disponibili sul nostro territorio nidi o sezioni di nido a part time, ci sono servizi aperti il sabato (come i Centri bambini genitori), organizziamo ogni anno i centri estivi per l’infanzia, stiamo ragionando su modelli organizzativi innovativi rispetto all’accoglienza di bambini di età diverse rispetto all’attuale offerta, come ad innovare gli orari di apertura giornaliera (senza arrivare però a servizi serali o notturni) o il calendario annuale – ha ricordato – Non dimentichiamo che la qualità delle nostre proposte è stata recentemente certificata dalla partecipazione di una scuola di Carpi al progetto intereuropeo Erasmus+. Diciamo comunque no alla ricorsa delle mode del momento, o alle azioni spot per declinare la flessibilità e assecondare qualunque richiesta dei genitori: a noi interessa che i bambini stiano bene all’interno di servizi di qualità”. La mozione è stata approvata da tutti i consiglieri presenti in aula ad esclusione di Renzo Gasparini Catellani (Pd) che si è astenuto mentre la deliberà è stata invece approvata all’unanimità.

 

Che cosa è il Regolamento di partecipazione Agente Speciale 006

il Regolamento (disponibile su www.terredargine.it) recentemente approvato dal Consiglio dell’Unione all’unanimità, promuove il miglioramento della qualità dell’esperienza educativa dei bambini e delle bambine nei servizi 0-6 anni attraverso forme di collaborazione fra Amministrazione e Comunità estendendo l’ambiente dell’apprendimento e del benessere socio-educativo al contesto-comunità. “A differenza dei Regolamenti approvati da altre Amministrazioni Comunali in tema partecipazione e governance dei beni comuni, la proposta emersa nell’Unione delle Terre d’Argine è di dotarsi di un dispositivo soprattutto operativo, più che normativo” – spiega l’Assessore Paola Guerzoni – “che non confina l’energia propositiva dei cittadini in un elenco di cose possibili da fare, ma stimola e supporta la proposta di progetti o di interventi o di attività che possono riguardare la cura dei luoghi (qualità e disponibilità di spazi, attrezzature, strumenti) e la cura della comunità (attivazione e interconnessione di risorse sociali e culturali)”.

Gli “Agenti speciali” (tutti cittadini attenti, attivi che interagiscono con il contesto dei servizi educativi e si impegnano a rendere il territorio a misura di bambini e bambine, compiono azioni guidate da medesimi principi e valori) sono chiamati a proporre e compiere vere e proprie “missioni speciali”, definite in base alle esigenze che di volta in volta emergono, funzionali all’esperienza educativa dei bambini e delle bambine all’interno e all’esterno dei servizi 0-6, soprattutto orientate a obiettivi di qualità da raggiungere tramite la sottoscrizione di un impegno che sostanzia la collaborazione tra cittadini e amministrazione.

Già dall’ inizio del 2017 partirà la fase di attuazione del Regolamento con l’istituzione dell’Associazione Agenti Speciali 006, i cui compiti andranno dallo sviluppare attività, interventi e progetti di valore comunitario al promuovere la collaborazione tra pubblico e privato, dall’ intercettare risorse (donazioni, contributi, sponsor, crowdfunding); attivare team dei “talenti” (nonni, volontari, ex insegnanti, …) al divulgare e disseminare informazioni.

“Chiunque agisca per migliorare la qualità dell’esperienza educativa dei più piccoli potrà essere Agente Speciale 006: educatori, insegnanti, pedagogisti, amministratori, gestori, operatori, genitori, nonni e nonne, zii e zie, fratelli e sorelle, tecnici, volontari, talenti e cittadini (organizzati o non organizzati) – precisa l’assessore Guerzoni – chiunque voglia agire accrescendo l’effetto sinergico delle proprie azioni e la loro efficacia attraverso forme diverse di collaborazione con l’Amministrazione, volgendo uno sguardo attento e propositivo verso il bencrescere delle nuove generazioni, con la consapevolezza che tutti noi siamo responsabili della costruzione di un contesto di vita ricco di stimoli e opportunità per i più piccoli”.

Il Regolamento è un esito del percorso partecipativo, promosso dall’Unione delle Terre d’Argine-Settore Istruzione e realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna (bando 2015 LR3/2010), ed in particolare del progetto Agente Speciale 006 – Come una comunità può essere agente della qualità nei servizi educativi 0/6.