flotta-tper-gas-naturaleUn soddisfacente livello della qualità dell’aria nei centri urbani e metropolitani passa anche attraverso le scelte di sostenibilità ambientale compiute dalle aziende che svolgono i servizi di trasporto pubblico; questo il filo conduttore dell’intervento della Presidente e Amministratore Delegato di Tper, Giuseppina Gualtieri, al convegno sul ruolo di metano e gpl nella salvaguardia dell’ambiente, tenutosi ieri nell’ambito del Motor Show.

E’ stata l’occasione per riassumere numeri e strategie ambientali di Tper, che è oggi una delle poche realtà in Italia a gestire sistemi multimodali integrati, tra cui reti di bus, filovie e treni regionali, oltre a servizi complementari alla mobilità pubblica, come il bike e il car sharing.

La responsabilità sociale di un’azienda che opera su scala regionale, si esplica anche attraverso la politica ambientale intrapresa per migliorare la mobilità urbana ed extraurbana, ridurre i consumi da fonti fossili e conseguentemente le emissioni di Co2 e sostanze nocive, contenere la congestione stradale e l’incidentalità, migliorare il confort per chi viaggia, garantendo, infine, un servizio sostenibile per tutti, anche per chi non può permettersi mezzi di spostamento alternativi.

La leva fondamentale di Tper per ridurre gli impatti ambientali della propria flotta del trasporto su gomma si articola su tre direttrici:

•       l’impiego di veicoli a trazione elettrica sulle linee portanti della rete urbana, testimoniato dai decisi sviluppi, attualmente in corso e in progetto, delle filovie;

•       l’utilizzo di veicoli a metano e ibridi per le linee urbane di complemento e, sempre di più, anche per il trasporto suburbano;

•       il ricorso a nuovi mezzi Euro 6 per i servizi extraurbani, una parte dei quali alimentata a metano liquido, secondo progetti avviati di recente.

 

Quanto all’utilizzo del metano – tema principe del convegno odierno – è particolarmente significativo il trend di crescita di questa modalità di trazione registrata negli ultimi anni: il consumo di metano in Tper è aumentato del 44%, passando da circa 4 milioni di kg del 2011 a poco più di 6 milioni di kg nel 2015; in maniera quasi speculare, per contro, l’utilizzo del gasolio è diminuito in soli due anni nell’ordine del 30% (passando dai circa 16 milioni di litri del 2013 ai circa 11 milioni nel 2015).

La scelta del metano è davvero un punto caratterizzante per Tper, che è la sola azienda di TPL in Italia ad avere tre impianti a ricarica rapida per il rifornimento di metano della propria flotta di bus: due a Bologna e uno a Ferrara.

Il ricorso massiccio a questo carburante di trazione combina benefici sia sul piano ambientale, per il sensibile abbattimento degli inquinanti in atmosfera, sia su quello della sostenibilità economica, elemento non meno importante in tempi di grande attenzione ad un’oculata gestione delle risorse pubbliche.

Si stima, infatti, che un ulteriore incremento della flotta a metano consentirà di ottenere economie di scala sui costi del rifornimento e su quelli di realizzazione e gestione degli impianti.

Ai 260 bus di Tper a metano in forza oggi, se ne aggiungeranno presto altri 15; Tper, infatti, è capofila di una gara che sarà bandita il prossimo mese di gennaio per la fornitura di 24 bus a metano: 15 dei quali, a metano liquido, destinati, appunto, a Tper; 5 a Seta e 4 a Start Romagna, per un investimento complessivo di 4,5 milioni di Euro, di cui 3,45 in capo a Tper.

In considerazione dei nuovi investimenti è in progetto anche la realizzazione di una nuova stazione di rifornimento a Bologna, per un impegno di 1,6 milioni di Euro, che accompagnerà lo sviluppo della flotta alimentata a metano liquido negli anni a venire. Inoltre, è oggi in corso la conversione di 2 mezzi da 12 metri da metano compresso a metano liquido.

 

“L’utilizzo di sempre più bus a metano nello sviluppo e nel rinnovo del parco veicolare è uno degli strumenti che Tper mette in campo in ottica ambientale e di sostenibilità economica del sistema complessivo del trasporto pubblico” – ha dichiarato la Presidente Gualtieri nel corso suo intervento.

“Nei progetti di mobilità metropolitani che sono già in corso e in quelli che vedranno la loro realizzazione nei prossimi anni, Tper continuerà a farsi interprete della migliore integrazione tra modalità differenti di trasporto, di concerto con le Istituzioni, in continuità con quanto fatto fino ad ora” – ha, poi, aggiunto la Presidente, ricordando anche gli altri importanti sistemi di trasporto a emissioni zero che sono alla base di importanti progetti di mobilità del territorio. “La filoviarizzazione di importanti linee – prevista sia dal progetto Crealis, sia da quello di mobilità integrata per l’area metropolitana bolognese – e i massicci investimenti in nuovi elettrotreni per il servizio ferroviario regionale sono gli altri tasselli di una strategia che vede in Tper un attore importante del cambiamento verso una piena compatibilità ambientale su cui si sta procedendo a grandi passi”.

Come emerso di recente in un confronto tra realtà analoghe del nostro Paese, già oggi Tper si distingue coprendo il servizio in area urbana per l’85% con mezzi ecocompatibili: un dato di eccellenza di particolare rilievo per Bologna, città che tra soli sei mesi ospiterà il G7 Ambiente e che si candida a diventare la Capitale Verde d’Europa nel 2019: il raggiungimento di obiettivi ambiziosi passa anche attraverso il trasporto pubblico, che con la sua impronta ecologica può sostenere sfide avvincenti e di grande soddisfazione.