kimi-_ga_yyo_motoriSabato 26 novembre prosegue la rassegna “Kimi Ga Yo – Incontri sul Giappone tra tradizione e mutamento”. Alle 16 è in programma la conferenza di Floriano Terrano dedicata a “Il motore d’Oriente. Storia per immagini del mito automobilistico giapponese”. L’epopea dell’industria automobilistica giapponese inizia nel dopoguerra e arriva a conquistare il mercato mondiale tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta che rappresentano il culmine dell’inarrestabile ascesa del motore del Sol Levante in tutto il mondo. Ma perché i nomi dei modelli più famosi di automobili giapponesi hanno all’estero nomi diversi da quelli che hanno in Giappone? Perché i taxi giapponesi hanno gli specchietti retrovisori sul cofano anteriori e non sulle porte? E la porta posteriore dei taxi che si apre da sola? E l’ossessione per la macchina sempre pulita e superaccessoriata? L’incontro proporrà alcuni spunti per conoscere da vicino alcune caratteristiche e aneddoti sulle automobili del Giappone, un paese che ha saputo distinguersi perfino nell’idea stessa di “autovettura”.

A seguire, alle ore 17, un laboratorio di illustrazione a cura di Maki Hasegawa per bambini e bambine dai 5 ai 10 anni. (prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti: tel 0536/240028). L’iniziativa è l’ultimo appuntamento di “Kimi Ga Yo”, ciclo annuale di conferenze sul Giappone e la sua cultura promosso dal Comune di Maranello in occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, realizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano e inserito nel programma ufficiale degli eventi per i 150 anni a cura dell’Ambasciata del Giappone in Italia.