norman-fosterLa grande architettura ancora protagonista a Cersaie. È l’architetto e designer britannico pluripremiato Lord Norman Foster, Premio Pritzker 1999, che martedì 27 settembre terrà la Lectio Magistralis presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere, a partire dalle ore 11.00. La lezione dal titolo “10 on 10: Ten Fosters and Ten others”, sarà introdotta dallo Storico dell’architettura Francesco Dal Co e si concentrerà sui 10 progetti, suoi e di altri architetti, che lo hanno maggiormente influenzato durante la sua straordinaria carriera.

Lord Foster (nel 1999 è stato insignito da Sua Maestà Britannica del titolo di Lord Foster di Thames Bank) è nato a Manchester nel 1935. Dopo essersi diplomato alla Scuola di Architettura e Pianificazione Urbana dell’Università di Manchester nel 1961, continua gli studi frequentando un master in architettura presso l’Università Yale, negli Stati Uniti. Dopo l’esperienza dello studio  Team 4, costituito insieme a Richard Rogers e alla prima moglie Wendy, nel 1964 fonda con quest’ultima a Londra lo studio Foster Associates, a cui seguirà la creazione di Foster + Partners, che oggi è presente in oltre 20 paesi. Nel 1999 Norman Foster ha ricevuto il premio Pritzker e nel 2000 gli è stato assegnato il Praemium Imperiale Award for Architecture.

Tra le sue opere più note, si ricordano la sede Willis Faber & Dumas (Ipswich, Inghilterra), il Sainsbury Centre for Visual Arts (Norwich, Inghilterra), la sede della Hongkong Bank (Hong Kong), l’Aeroporto Internazionale di Hong Kong e quello di Stansted (Londra, Inghilterra), la Metropolitana di Bilbao (Spagna), la Torre de Collserola (Barcellona, Spagna), il restauro del Reichstag (Berlino, Germania), il Carrè d’Art (Nimes, Francia), il Municipio di Londra (Inghilterra) e la sede centrale della Swiss Re alla 30 St. Mary Axe (Londra, Inghilterra).

I suoi lavori più recenti includono il Millenium Bridge di Londra, il Viadotto di Millau in Francia, l’Hearst Tower di New York, l’Aeroporto internazionale di Pechino, Masdar City negli Emirati Arabi e il Campus 2 della Apple a Cupertino, California.

“Non posso descrivere il mio stile […] perché non ho uno stile preciso, perché non ci sono due progetti uguali” ha dichiarato Lord Foster durante un’intervista alla Biennale di Architettura del 2012. “Non abbiamo una formula, crediamo nella ricerca e nei bisogni umani. Crediamo che ogni progetto inizi sempre con un foglio bianco, anche se accumuliamo esperienza. Le mie fonti di ispirazione? Impossibile elencarle, sono troppe. Mi ispiro a qualunque architetto che faccia buoni edifici […]. Mi ispiro al lavoro degli ingegneri, agli aerei, alla poesia, alla pittura…la lista è infinita e cambia continuamente. L’architettura è una risposta ai bisogni umani […]. Il potere dell’architettura sta nel progettare tutto ciò che viviamo […] e incide sulla qualità della nostra vita perchè viviamo in un mondo che noi creiamo”.

Recentemente Lord Foster ha costituito “The Norman Foster Foundation”, una fondazione che promuove la ricerca per aiutare una nuova generazione di architetti, progettisti e urbanisti ad anticipare il futuro. Il primo progetto della Fondazione è stato presentato all’ultima Biennale di Architettura di Venezia: si tratta del prototipo in scala reale di un aeroporto per droni in laterizio. Lo scopo del progetto è quello di creare, entro il 2030, un network di droneport per effettuare consegne di medicinali e generi di primissima necessità in remote località dei paesi in via di sviluppo.