Conf-Stampa_MontecatoneL’Ospedale di Montecatone si è dotato di un nuovo Ecografo portatile “SONOSITE M–Turbo” grazie ad una donazione della Famiglia Gnugnoli – Torreggiani, che ha desiderato così ricordare il figlio Daniele in occasione del 14° anniversario della scomparsa. La disponibilità di una macchina portatile con sonde differenti, a differenti frequenze, consentirà ai professionisti dell’Ospedale di Montecatone di eseguire una valutazione polidistrettuale in tempi rapidi, al letto del paziente (on bed).
La valutazione addominale nel paziente mieloleso permette l’esplorazione degli organi in esso contenuti: del fegato e della colecisti per escludere processi infiammatori che possono richiedere una terapia chirurgica in urgenza e come tali necessitano una diagnosi tempestiva, che può essere eseguita in ogni momento, in ogni giorno della settimana; cosi come per pancreas, milza, reni e vescica, a livello delle quali si possono formare calcoli e infezioni..
L’ecografia toracica, permette di valutare la presenza di liquido nello spazio pleurico, così frequente dopo un trauma toracico o dopo processi infiammatori (pleurite), con una precisione in termini qualitativi (cosa è) e quantitativi (quanto liquido) che la radiologia (vale a dire la classica “lastra del Torace”) non riesce a definire.
Al letto del paziente è inoltre possibile valutare il collo e parte delle strutture ospitate (vascolari e non, compresi la tiroide e i linfonodi) qualora l’esame obiettivo in precedenza eseguito o un’alterazione degli esami di sangue lo richiedano.
Con la sonda a più alte frequenze si valutano i tessuti superficiali (cute e muscoli) e facilmente si può discriminare una raccolta liquida, coerente con il processo di guarigione, da una con segni d’infezione e ciò è particolarmente importante nella regione delle cicatrici chirurgiche.
Inoltre nella mielolesione le sedi articolari vanno incontro a un processo di ossificazione chiamate “paraosteopatie”, la cui discriminazione precoce è particolarmente importante per impostare una corretta e peculiare terapia. Con lo stesso tipo di sonda si esegue la diagnosi delle emorragie muscolari, una patologia non frequente che si può sviluppare nei muscoli denervati, che diventano più fragili ed esposti a piccole rotture delle fibre – che richiedono approcci terapeutici e riabilitativi differenti e, nei casi più gravi, anche il ricorso a metodiche diagnostiche più complesse.
Con queste sonde, infine, è possibile guidare il posizionamento degli accessi venosi di più grande calibro, (cateteri venosi centrali e i cosiddetti PICC) come oramai consigliato da tutte le linee guida più autorevoli, aumentando la percentuale di successo e la sicurezza della procedura. Tale pratica viene abitualmente utilizzata dagli anestesisti di Montecatone formati in ecografia.

“L’ecografo in questione può servire come valore aggiunto alla nostra esperienza con altre metodiche già da tempo in uso (guida elettromiografia e/o stimolazione elettrica) per tutti i pazienti (mielolesi e non) affetti da spasticità focale, per effettuare trattamenti con tossina botulinica nei muscoli affetti da ipertono spastico, offrendo una maggiore precisione sul trattamento e garantendo una maggiore sicurezza al paziente” – dice il Dr. Sanguinetti, Medico Fisiatra Responsabile del servizio di Neurofisiologia Clinica – “Può essere inoltre molto utile per valutare
zone del muscolo affette da fibrosi e indirizzare ancora meglio il trattamento, evitando inoculazioni di tossina in punti del muscolo non adeguati”.

“In sintesi, la disponibilità di una macchina in un reparto di Unità spinale permette una serie di valutazioni in urgenza e in elezione che per la loro rapidità e per la possibilità di essere eseguite on bed rappresentano un ampliamento delle capacità diagnostiche e di conseguenza della terapia. In un’ottica lungimirante ciò comporta necessariamente maggiore soddisfazione dell’utente e dello stesso professionista coinvolti in un percorso di crescita e miglioramento continuo nonché di ottimale utilizzo delle risorse disponibili” conclude la Dr.ssa Areni, medico internista dell’Ospedale di Montecatone.