3Motti-2014-okCome fermare lo stillicidio di furti in casa e tutelare maggiormente i cittadini? Creando deterrenti e inasprendo le pene. Il Consiglio dei Ministri infatti ha dato il via libera a un emendamento del governo che si inserirà sul testo di riforma del processo all’esame della Camera. E’ quanto si legge in una nota di Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e fondatore dell’associazione di iniziativa parlamentare europea “Europa dei Diritti”.

I dati segnalano un forte aumento dei furti in casa, raddoppiati in 10 anni, indica il Censis. Un trend in controtendenza col a generale calo dei reati. Il testo inasprisce le sanzioni per furto in abitazione, furto con strappo, rapina. Per furto in casa e con strappo la pena passa da 1-6 a 3-6 anni e in caso di aggravanti aumenta da 3 a 4 anni nel minimo restando a 10 nel massimo. Per la rapina si passa da 3-10 a 4-10 anni e si sale a 5-20 anni se c’è l’uso di armi, il delitto è compiuto da persone travisate o più persone, avviene in abitazione o su mezzi di trasporto, se la vittima ha appena fruito di servizi in banche, bancomat o uffici postali o è over 65; e se si sommano più circostanze aggravanti, la pena minima sale a 6 anni.