Motti-ok-2014Nel corso del suo mandato al Parlamento Europeo, nel corso della settima legislatura, l’onorevole Tiziano Motti insieme ad altri parlamentari di tutti gli schieramenti ha chiesto alla Commissione europea un’iniziativa incisiva volta alla liberazione dei due marò italiani detenuti in India. L’appello bipartisan era firmato da Cristiana Muscardini (Fli), Gianluca Susta (S&D), Paolo Bartolozzi (Pdl), Oreste Rossi della Lega Nord e appunto Tiziano Motti del Gruppo Ppe.
In una lettera inviata al Commissario per il commercio Karel De Gutch, i deputati italiani chiedevano la sospensione dei negoziati per l’accordo commerciale con l’India sino alla liberazione dei maro’ Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. «L’Europa deve far sentire con forza la sua voce – afferma l’on. Motti – Se un Paese non è in grado di rispettare il diritto internazionale, non potrà neppure darci garanzia del rispetto degli accordi commerciali».
I fucilieri di Marina in missione antipirateria erano stati fermati in acque internazionali. Per processarli, le autorità indiane hanno esteso la loro giurisdizione alle acque extraterritoriali in violazione della convenzione Onu sulla navigazione. La difesa ha rilevato che il peschereccio, senza bandiera, si era avvicinato pericolosamente alla petroliera su cui si trovavano i marò, facendo temere un assalto dei pirati.