La soluzione della vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Unione Terre di Castelli, dei Comuni del distretto e dell’Asp “Giorgio Gasparini” di Vignola, relativa al taglio dell’indennità di rischio per i video terminalisti, è stata rinviata di una settimana.

“Dopo l’incontro in Prefettura di ieri mattina, infatti, le Amministrazioni hanno chiesto di potersi confrontare con i propri organismi interni – spiegano Diego Bernardini della FP CGIL, Paola Santi della CSA Fiadel e Federico Coratella del Diccap Sulpm – per continuare la discussione al tavolo di trattativa”.

Durante la mediazione di ieri in Prefettura, i dirigenti sindacali e le Rsu hanno infatti ribadito di voler ripristinare e ridare dignità alla contrattazione sindacale e di riaprire i tavoli di trattativa solo a condizione che si mantengano i livelli salariali e retributivi dei dipendenti .

“Prima di tornare a sederci a qualunque tavolo – continuano i sindacalisti – è pertanto indispensabile che si ritorni ad una condizione di ripristino della legittimità della contrattazione stessa. Abbiamo chiesto, dunque, il ritiro della sospensione dell’erogazione dell’indennità in busta paga, decisione assunta unilateralmente fuori dalle sedi negoziali”. “Abbiamo chiesto quindi il reintegro in busta paga di questa indennità economica, almeno fino al termine delle trattative e della discussione. Su qualunque proposta o posizione uscirà dalla contrattazione, la parola passerà poi ai lavoratori”.

La richiesta della parte pubblica è stata accolta anche dai funzionari prefettizi ed è stato quindi concordato insieme ai sindacati, un ulteriore incontro tra le parti per lunedì prossimo 17 febbraio, per definire i termini del percorso.

“Auspichiamo che questa ulteriore settimana possa portare risposte concrete – concludono i sindacalisti – che portino ad una soluzione rapida ed equa della vertenza”.