unione_terre_dei_castelliE’ stato approvato nei giorni scorso il Bilancio di previsione 2013 dell’Unione Terre di Castelli.

Cgil e Cisl hanno sviluppato con l’Unione un confronto sulle linee guida del Bilancio di Previsione che ha prodotto un verbale di incontro, sintesi dei diversi incontri avuti, sottoscritto fra le parti.

L’approvazione a luglio di un Bilancio di previsione denota il clima di incertezza delle risorse economiche disponibili. Risorse che, per effetto di diversi interventi legislativi, si sono fortemente ridotte producendo, fra l’altro una maggiore penalizzazione sui comuni più virtuosi.

La crisi economica, ormai al suo sesto anno, determina, in una gran parte della cittadinanza, forti difficoltà per erosione del reddito provocato dalla perdita di posti di lavoro, parzialmente mitigate dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga e dallo svilupparsi di forme di impiego fortemente precarie.

Cgil e Cisl sono convinti che tagli così ingenti come quelli imposti dalle normative in essere mettano in discussione la tenuta complessiva del sistema pubblico di servizio e l’universalità del suo accesso che hanno sempre connotato le nostre realtà locali, quindi le scelte che si compiono in questa tornata di bilanci sono determinanti per il futuro del sistema di welfare locale dei prossimi anni.

Cgil-Cisl rivendicano un ruolo più attivo dei comuni associati all’Unione sul fronte delle misure per la legalità e nel contempo chiedono di attivare i controlli sulle certificazioni presentate per l’accesso ai servizi e la compartecipazione alle rette.

Cgil-Cisl giudicano positivamente lo sforzo di mantenere inalterate le rette e le tariffe sul territorio dell’Unione.

Cgil-Cisl ritengono, inoltre, importante perseguire con maggior incisività una politica di integrazione dei servizi e delle funzioni nell’ambito dell’Unione, unica via per razionalizzare e ottimizzare l’utilizzo delle calanti risorse pubbliche.

Cgil-Cisl ritengono necessario valorizzare i risultati che l’esperienza dell’Unione ha determinato negli anni sia in termini di omogeneità che di economicità delle funzioni trasferite. Questi risultati non sono però ancora conosciuti e patrimonio della collettività, occorre pertanto rafforzare il rapporto con la cittadinanza incentivando la partecipazione dei cittadini alle scelte, con l’obiettivo di renderli più partecipi e consapevoli del ruolo che ha assunto l’Unione.

Il perseguimento di questi obiettivi non può non passare da una valorizzazione dei lavoratori pubblici e non.

Cgil-Cisl auspicano che il progetto del Tecnopolo Modenese nell’area ex Sipe trovi una realizzazione in tempi brevi ritenendo che possa aiutare un percorso di ammodernamento della nostra struttura economica e produttiva.