Pippo-danseLa penultima giornata del Festival si apre con Le VIE dell’arte. Scrivere e dipingere sui muri di Bologna, New York e Modena: I’incontro inizierà alle ore 15.30 presso il Teatro delle Passioni e prevederà l’intervento di Mario Bertoni, Lucio Spaziante, Damir Ivic, Massimo Mezzetti, Claudio Musso e Pietro Rivasi. A fare da sfondo all’incontro sarà “DeFuMo”, un video documentario che testimonia l’intervento di Delta, Futura 2000 e Mode 2 sui muri del More, nei pressi della polisportiva modenese Villadoro. Per l’occasione la Biblioteca Civica d’Arte Poletti fornirà una bibliografia di sala sul tema, la Galleria D406 allestirà una vendita di volumi mentre all’esterno del teatro sono previsti alcuni interventi in contemporanea di più artisti coordinati da Icone.

Alle ore 20.00 debutta al Teatro Comunale Luciano Pavarotti, Orchidee attesissimo lavoro di Pippo Delbono in scena con la sua compagnia . Artista ‘di casa’ a Modena, per la sua nuova creazione ha scelto come titolo un fiore esotico e delicato. Con Orchidee, Delbono segna l’inizio di una nuova avventura teatrale ispirandosi a liricità femminili, forse suggerite dalla recente perdita di sua madre, evocando episodi di vita vissuta e diventandone una sorta di sintesi.

 

Il Teatro Herberia di Rubiera ospiterà alle ore 19.00 il debutto de Il Cane, la notte e il coltello, lavoro nato dalla collaborazione fra la Scuola Paolo Grassi di Milano e il Residenztheater di Monaco. Obiettivo è quello di approfondire ogni anno il lavoro di un giovane autore tedesco attraverso un percorso di studio aperto a tutta la Scuola. La regia dello spettacolo è affidata a Manuel Renga che si confronta qui con la messa in scena del testo di Marius Von Mayenburg, uno dei più interessanti drammaturghi tedeschi delle ultime generazioni. Appuntamento a Soliera presso il Cinema Teatro Italia alle ore 20.30 con Jonathan Burrows e Matteo Fargion, la cui ricerca artistica è ormai da anni oggetto d’attenzione del Festival. Questa sera porteranno in scena uno dei loro primi duetti Both Sitting Duet e in prima nazionale il lavoro ultimo lavoro One Flute Note, pièce che segna un continuum con la struttura di Lecture On Nothing di John Cage. Ultima replica stasera alle ore 20.00 presso il Teatro Tenda di Finale Emilia con Teatro Naturale?, una performance in cui la compagnia Teatro delle Ariette unisce ancora una volta teatro, vita, letteratura, autobiografia e cibo: i versi de Lo straniero di Camus interpretati da Paola Berselli si intrecciano ai racconti autobiografici di Stefano Pasquini mentre si prepara un cous cous da gustare insieme. La Stazione delle Autocorriere di Carpi (via Peruzzi, angolo via Salvador Allende) ospiterà alle ore 20.30 l’ultimo dei tre lavori di Virgilio Sieni ospitati dal Festival, HOME_quattro case. Creato appositamente per VIE, il progetto coinvolge alcuni abitanti dei luoghi terremotati. Gli interpreti, un gruppo di bambini, un quintetto di coristi, una coppia formata da marito e moglie, un quartetto di giovani, tessono un loro piccolo, o grande, arcipelago di sguardi e danze: tutti edificano, con semplici materiali che sono residui e rovine di quel terremoto, sbilenchi, simbolici e preziosi ripari. Alle ore 21.00 l’Ex Scuola Elementare di San Felice sul Panaro ospiterà l’ultima replica di Viaggio al centro della terra. Inserendosi nell’ambito della Non-scuola, pratica scenica che il Teatro delle Albe di Ravenna conduce da più di vent’anni con adolescenti di tutto il mondo, Viaggio al centro della terra è l’esito finale di un lungo laboratorio condotto da Marco Martinelli, guidato da Alessandro Argnani, Elisabetta Granara e Alessandro Renda a cui hanno partecipato venti giovani di San Felice sul Panaro. Attraverso improvvisazioni, sogni e invenzioni intorno al Viaggio al centro della terra di Jules Verne, i ragazzi di San Felice scendono nelle viscere di quella terra che un anno fa tremò davvero e sconvolse l’intera regione. Si prosegue al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola con Marie-Luoise della compagnia francese Eolienne. Un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte e della pittura che arriva a coinvolgere tutti e cinque i sensi. Attraversando l’immaginario di Bosch, Edward Hopper, Miró, Egon Schiele, e molti altri, Marie-Louise pone in relazione temi pittorici, colori, sensazioni e suggestione con il mondo contemporaneo. Proseguono fino al 9 giugno alle ore 21.30 le repliche di Quai Ouest di Bernard-Marie Koltès diretto da Andrea Adriatico presso Teatri di Vita a Bologna. Ancora una volta Adriatico torna a confrontarsi con uno degli autori da lui più frequentato, mettendo in scena, per la prima volta in Italia una delle opere più affascinanti e misteriose di Koltès. Si prosegue con una prima nazionale, alle ore 23 il Teatro delle Passioni ospiterà Dancer del maestro greco Theodoros Terzopoulos. La pièce, in lingua greca con sottotitoli in italiano, indaga il rapporto d’amore e odio che ha visto protagoniste Maria Stuarda e la regina Elisabetta, descrivendo il conflitto fatale per Maria Stuarda. Ultimo appuntamento della giornata (ore 23.00) Três dedos abaixo do joehlo, del portoghese Tiago Rodrigues. Vincitore del premio SPA (Società Portoghese degli Autori) come miglior spettacolo di teatro del 2012 Três dedos abaixo do joelho (Tre dita sotto al ginocchio), a VIE in prima nazionale, è incentrato sul materiale che Rodrigues ha ritrovato presso l’Archivio Nazionale del Portogallo. Il lavoro è frutto di un lavoro minuzioso che Rodrigues ha condotto sugli archivi teatrali martoriati dall’azione censoria del regime fascista che ha governato il Portogallo per 48 anni. Lo spettacolo è sottotitolato in italiano.