Oggi pomeriggio alle ore 16 sarà inaugurato il nuovo padiglione del carcere di S.Anna e nell’occasione sarà possibile per le autorità cittadine visitare la nuova struttura. Il nuovo padiglione ospita 200 detenuti, oltre ai 425 già detenuti negli altri reaprti, per un totale di 213 agenti di polizia penitenziaria complessivamente impeigati. Il nuovo padiglione potrebbe apparire come un contributo alla risoluzione dei numerosi problemi di chi è impegnato quotidianamente per vigilare sulla popolazione detenuta. Purtroppo non è così !

I sindacati Fp/Cgil, Cisl/Fp, UilPolPen, Osapp, Cnpp e Sinappe, nonostante avessero salutato con soddisfazione l’assegnazione di nuovi agenti per rendere operativo il nuovo padiglione, oggi devono purtroppo prendere atto che i numeri del personale di sorveglianza sono cambiati a causa dei trasferimenti di personale assegnati ad altre destinazioni. Dovevano essere 223 agenti e sono invece 213 !

Inoltre, il nuovo padiglione sarà soggetto ad una nuova forma di vigilanza detta “dinamica” che prevede il controllo a distanza dei detenuti anche attraverso sistemi di video sorveglianza. La sorveglianza dinamica viene avviata sperimentalmente a Sant’Anna, primo carcere in Emilia-Romagane e fra i pochi istituti sul territorio nazionale.

Una scelta questa che non è stata condivisa dai rappresentanti dei lavoratori della polizia penitenziaria, e che in occasione di due recenti incontri con la Direzione hanno avuto modo di rappresentare i limiti e la pericolosità di questa nuova metodologia, in quanto le telecamere non consentono lo stesso controllo che può essere fatto dai poliziotti.

Lavoratori e sindacati ritengono che questa scelta abbia come unico scopo la giustificazione della riduzione di organico.

Per di più, in caso di atti violenti o di qualsiasi situazione critica all’interno del padiglione, non è prevista alcuna forma di tutela giuridica per i poliziotti che quindi saranno chiamati a rispondere in proprio sugli eventi, anche delittuosi, che si potranno verificare.

E’ difficile per i sindacalisti trovare una giustificazione a tale sordità, se non la volontà di ascoltare coloro che dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria antepongono strane logiche di risparmio, senza considerare il parere di chi ogni giorno è in prima linea per assicurare la sicurezza all’interno del carcere, venendo anche meno all’impegno di modificare le norme del codice penale che tutelano gli agenti di polizia penitenziaria a fronte della sperimenmtazione di questo nuovo tipo di vigilanza.

I sindacati della polizia penitenziaria Fp/Cgil, Cisl/Fp, UilPolPen, Osapp, Cnpp e Sinappe non accettano l’imposizione di introdurre questo tipo di vigilanza progettata da chi non conosce i problemi che esistono all’interno degli istituti penitenziari, abbandonando al proprio destino chi ogni giorno è esposto in prima persona al rischio, visto che il nuovo padiglione al momento della sua inaugurazione già presenta numerosi problemi strutturali.

I sindacati non accettano le scelte imposte dalla Direzione della casa circondariale S. Anna che si presentano come una offesa ai lavoratori, nonostante fosse stata assicurata la massima attenzione alle loro osservazioni, il chè determinerà inevitabili azioni di protesta.

(FP/CGIL, CISL/FP, UILPOLPEN, OSAPP, CNPP, SINAPPE Modena)