“Ci siamo seduti in questa Aula, oltre due anni e mezzo fa, con l’obiettivo di rendere migliore questa istituzione e ogni giorno, da allora, abbiamo perseguito, insieme, questo obiettivo”. Lo ha dichiarato Matteo Richetti nel breve discorso di commiato che ha preceduto la sua discesa nell’emiciclo, in una postazione di semplice consigliere, dallo scranno di presidente dell’Assemblea, dove è stato momentaneamente sostituito dal vicepresidente Sandro Mandini, che ha ringraziato Richetti per l’attività svolta durante il mandato, svolto nel segno del rinnovamento, e gli ha rivolto gli auguri per il suo futuro politico.

IL DIBATTITO: RINGRAZIAMENTI E AUGURI A RICHETTI, SOSTEGNO UNANIME A CANDIDATURA COSTI

Ringraziamenti e auguri a Richetti sono poi stati espressi anche da tutti i consiglieri, a cominciare da Marco Monari (Pd), che ha parlato di un lavoro “prezioso” ma anche “duro” dell’intero Ufficio di Presidenza, in una fase non semplice della vita delle istituzioni e politica. Monari ha poi proposto la candidatura della consigliera Palma Costi alla carica di presidente dell’Assemblea, “una candidatura – ha detto – che mi riempie di orgoglio”, ringraziando tutti i colleghi per il percorso condiviso. Costi – ha rilevato – è una collega di grande esperienza amministrativa, che dà continuità al solco segnato da altre donne, Celestina Ceruti e Monica Donini, che hanno ricoperto in passato questo alto ruolo, un segno di genere – ha concluso – di cui tanto abbiamo bisogno in questa regione, come nel Paese.

Riconoscimento delle capacità istituzionali e delle doti umane di Richetti e soddisfazione per la candidatura di Costi sono state espresse da Mauro Manfredini (Lega nord). Pur rappresentando una forza politica avversa alla Lega – ha detto – apprezziamo l’equilibrio di Costi e la sosterremo nell’azione di recupero della fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Anche il Pdl, per bocca di Marco Lombardi, ha espresso un plauso al presidente uscente, da cui il gruppo si è sentito garantito “nella posizione non sempre facile di opposizione”. Appoggio di Lombardi a Costi, di cui l’esponente del Pdl ha ricordato la provenienza dall’area del “cratere del terremoto”, sottolineando che “c’è il momento della contrapposizione politica, ma ci sono anche i momenti istituzionali in cui si deve pensare al bene comune”.

Capacità e competenza sono state riconosciute al presidente uscente anche da Monica Donini (Fds), che si è detta “estremamente convinta” del voto a Costi come presidente dell’Assemblea. Un salto di qualità, quindi, quello di candidare una donna a un ruolo di questa caratura, ma anche una responsabilità in più per le quelle donne, numericamente troppo poche, nelle istituzioni, che si sentono chiamate alla difficile responsabilità di rappresentare per intero il variegato universo femminile.

Richetti ha dato un contributo all’innovazione e alla trasparenza in una fase di crisi “drammatica” della politica: lo ha sottolineato Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), esprimendo condivisione sul fatto che la presidenza dell’Assemblea torni a una donna e sull’”ottima” candidatura di Costi, che ha dato “ampia dimostrazione delle proprie capacità”.

Un saluto “doveroso” a Richetti, “che mi mancherà un po’”, è stato espresso da Liana Barbati (Idv), che ha anche dichiarato l’appoggio “convinto” a Costi. Sostegno ribadito anche dal collega Franco Grillini, che si è detto particolarmente felice per la candidatura della consigliera modenese, “perché si tratta di una donna, di un’amica”, che, auspica il consigliere, si batterà per la tutela delle differenze di genere in un clima di “maschilismo brutale”. Per questo, – ha aggiunto – spero in una donna presidente anche per il dopo-Errani.

Silvia Noè (Udc) ha rivolto un plauso a Richetti per l’onestà e la competenza con cui ha svolto il proprio ruolo in momenti così critici: “Per fortuna” – ha rilevato – sarà sostituito da Costi, la cui candidatura appoggio con estrema convinzione. Sono contenta – ha detto – di vedere che questa Aula sceglierà serenamente e all’unanimità una donna, all’insegna del rispetto della diversità.

“Favorevole, a titolo personale,” alla nomina Costi si è dichiarato, infine, Giovanni Favia, ricordando come in questi due anni e mezzo si siano fatti molti passi in avanti, anche grazie a temi che erano centrali nel proprio programma. Un periodo – ha aggiunto – che è stato di luci e ombre: bisogna riconoscerlo senza ipocrisie, visto che non sempre mi sono sentito tutelato, anche se è vero che il mandato di Richetti è stato improntato dall’innovazione. L’auspicio è che Costi continui in questa direzione.