Massimo-FoglianiNetta e recisa la presa di posizione di Apmi-Confimi in merito alla vicenda della ditta di Savignano che ha avviato la procedura diconcordato: “Siamo di fronte all’epilogo di una vicenda incredibile, che dovrebbe essere portata ad esempio negativo di premeditazione politica contro la libertà d’impresa. Il direttore di Apmi, Massimo Fogliani, ricorda infatti che quando iniziò questa brutta vicenda, l’associazione convocò una conferenza stampa nella quale, insieme ai rappresentanti dell’impresa, delineò la propria posizione. “L’azienda si era attivata, di concerto con la precedente amministrazione, per trasferire lo stabilimento e, con l’occasione, costruire una nuova unità produttiva all’avanguardia da tutti i punti di vista, non ultimo quello del rispetto dell’ambiente”.

“In seguito all’avvicendamento alla guida del Comune – prosegue Fogliani – le carte in tavola furono completamente rivoltate: al fine di mantenere il consenso si è fatta di tutta l’erba un fascio, rinunciando a governare, lasciandosi trasportare dalla ‘pancia’. E tutto ciò in barba alle prese di posizione delle istituzioni preposte alle verifiche e ai controlli, la Provincia in primis, che in più occasioni hanno ribadito la conformità degli impianti e il diritto dell’impresa a lavorare”.

Sottolinea il direttore Apmi: “L’amministrazione di Savignano porta tutta intera la responsabilità, anche morale, della perdita del lavoro da parte dei dipendenti, nonché del gravissimo danno per gli imprenditori che hanno investito sulla base delle indicazioni delle istituzioni locali”.

“C’è da riflettere sull’adeguatezza del personale politico messo in campo da chi fa del territorio il centro della propria propaganda, salvo poi impedirne lo sviluppo”.

“Voglio proporre anche un’altra riflessione: tutti sappiamo quanto il Governo e il Parlamento si siano adoperati per scongiurare la chiusura dello stabilimento dell’Ilva di Taranto, muovendosi per contemperare le esigenze di garantire la salute, il lavoro e la continuità produttiva.

Ora, fatte naturalmente le debite proporzioni, mi chiedo: non c’è proprio nessuno che sia abbastanza onesto intellettualmente per promuovere una soluzione analoga?

Forse che gli imprenditori e i disoccupati di Savignano sono diversi dagli altri?Oppure il Comune ha già pronta una soluzione per loro? ”

Conclude Fogliani: “Se fare politica è prendersi cura della cosa pubblica, in tutte le sue componenti, ci si aspetterebbe una presa di posizione precisa da parte dei nostri rappresentanti, a tutti i livelli. Non ci è sfuggit,a infatti, la presa di posizione dell’On.le Giovanardi, il quale ha manifestato prontamente la sua posizione di dissenso rispetto a una situazione grave e delicata che ha visto coinvolta una importante realtà economica consede nel cratere sismic,o e che avrà probabilmente risvolti economici e sociali pesanti. Ci auguriamo che il buon esempio, di entrare direttamente nel merito dei problemi del territorio, venga seguito anche nei confronti della grottesca vicenda di Savignano. Come si dice: non è mai troppo tardi”.

 

Immagine: il direttore di Apmi, Massimo Fogliani