Lunedì 7 Gennaio 2013 la Fondazione Umberto Veronesi ha ricevuto a Reggio Emilia un assegno di venticinque mila euro dalle mani dell’imprenditrice Stefania Bigliardi e dell’ eurodeputato Tiziano Motti, in qualità rispettivamente di amministratrice delegata e co-fondatore del gruppo editoriale e pubblicitario che da ormai sette anni promuove con le proprie iniziative progetti di prevenzione sanitaria sostenendo la fondazione. Contestualmente sono stati resi noti i risultati 2012 delle società che fanno capo alla Uninvest Holding di Reggio Emilia, che oltre ad occuparsi di informazione sulla prevenzione e sullo screening precoce del cancro, dà una mano al Telefono Azzurro per la tutela dei bambini dalla violenza e dalle insidie dei pedofili. Tutto ciò con 5 milioni di “guide del cittadino” diffuse ogni anno in almeno 450 comuni italiani e con un quotidiano on-line che ha aumentato nel 2012 gli accessi facendoli levitare a più di 30 milioni mensili.
Stefania Bigliardi, imprenditrice emiliana, assieme al On. Tiziano Motti fondò anni fa quello che nel corso di poco tempo diventò il gruppo leader nell’editoria delle guide di servizio. Le pubblicazioni, ancor oggi core business del gruppo, hanno acquisito dal 2007 una particolare connotazione tesa al sociale e sono finanziate tramite la raccolta di spazi pubblicitari acquisiti con una rete di 150 agenti monomandatari. Una forza vendita che si è dimostrata strategica anche in campagna elettorale, nel 2009, quando la coppia di imprenditori emiliani decise di “autocandidare” lo stesso Tiziano Motti alle elezioni per il Parlamento europeo, trasformandolo “nel miglior prodotto del gruppo”: in seguito ad una campagna elettorale all’americana, priva di simboli di partito, in cui Motti e la moglie, assieme ai loro uomini, giocarono tutto sulla personalità del candidato, la sfida elettorale sfociò nell’elezione al Parlamento europeo.
Una escalation da vero outsider della politica, quella di Tiziano Motti, che nel Nord Est, a distanza di oltre tre anni, tutti ricordano ancora molto bene: slogan attenti alle esigenze dell’elettorato che già mostrava i primi mal di pancia nei confronti dei professionisti della politica: “Il volto nuovo della politica” e “Sono come te, dammi fiducia”. Ma soprattutto un’organizzazione perfetta, cucita come un abito sartoriale sulle caratteristiche del candidato. La campagna messa in campo dal gruppo Uninvest di Stefania Bigliardi creò le condizioni per lanciare l’unico candidato alle europee capace di trovarsi al mattino alle 8 ai mercati con le donne di casa intente a fare la spese dopo essersi “esibito” in discoteca alle tre di notte dall’altra parte del Nord Est, sulle note di brani rock, per parlare (o meglio cantare) all’elettorato costituito dai più giovani con un linguaggio che nessun competitor poteva mettere in campo alla stessa maniera e nelle stesse location. Un successo che in Emilia Romagna fu anche oggetto di lezioni all’Università e tesi di laurea e che portò all’elezione a Bruxelles e a Strasburgo.
Tiziano Motti, da politico, ha poi saputo gestire adeguatamente il nuovo ruolo occupandosi della difesa dei diritti dei più deboli e mettendo a segno in soli due mesi l’approvazione di una propria iniziativa, diventata Risoluzione ufficiale del Parlamento europeo, che ha fortemente influenzato l’attuale direttiva europea sulla tutela dei minori dall’adescamento sessuale dei pedofili tramite internet.
Stefania Bigliardi è la conduttrice del successo organizzativo della campagna elettorale ed anche del successo delle aziende del gruppo di famiglia, che dal 2008 guida come amministratrice e come responsabile vendite.
Ora le aziende della Uninvest Group, che hanno superato brillantemente l’aggressione della crisi diversificando in nuovi settori in cui la pubblicità e diventata “pubblicità sociale”, guardano ad un progetto di espansione nelle aree in cui il gruppo non è ancora operativo. II dati finanziari aggregati delle aziende amministrate dalla Bigliardi, che ha gestito a fine anno una serie di acquisizioni e fusioni per incorporazione, al fine di semplificare il gruppo e razionalizzare la gestione dei vari settori in cui opera, mostrano un Ebitda normalizzato e rettificato di 3,6 milioni di euro, pari al 19,8% con un utile ante imposte dell’11,9%. Il business plan 2013/2015, redatto seguendo criteri di particolare cautela, mostra una notevole capacità di crescita, con un Ebitda previsto al 24,9% a fronte di investimenti limitati.
Tutto questo, come ripetono spesso i fondatori del gruppo, con la soddisfazione di operare nel mercato fornendo ai cittadini un servizio realmente utile e prezioso per la consapevolezza dei loro diritti e delle azioni necessarie per prevenire la malattia del secolo, che purtroppo colpisce oggi un uomo su tre e una donna su quattro.