Nella sua ultima recente assemblea dei soci il Cofim, Confidi Modena, oltre ad approvare l’ennesimo bilancio lusinghiero per quantità e qualità delle operazioni di finanziamento portate a termine a favore delle piccole e medie imprese, ha ratificato con assemblea straordinaria un passaggio fondamentale per il suo futuro: è stata infatti approvata all’unanimità dei presenti e delle deleghe, la fusione con Fidindustria Emilia Romagna. Il marchio Cofim cesserà quindi di esistere non appena i passaggi tecnici per la fusione verranno completati.
Non cesserà invece di esistere la realtà che per tutti questi anni è stata al fianco delle piccole e medie imprese modenesi, offrendo la sua garanzia ai finanziamenti agevolati concordati con tutti i principali istituti di credito del territorio. La scelta, illustrata dal presidente Giuseppe Gelati e presa dopo lunga ponderazione è invece nel segno della crescita: “Per assistere nel modo migliore le imprese oggi – ha spiegato – l’aspetto dimensionale è fondamentale e quindi lo è l’aggregazione, con l’obiettivo di un potenziamento. E’ decisivo qualificare la propria garanzia, come è accaduto dopo la riforma di Basilea e la legge quadro sui confidi, ai soggetti vigilati dalla Banca d’Italia, detti 107, tra i quali c’è appunto Fidindustria Emilia Romagna”.
La storia del Cofim, fatta di radicamento sul territorio e stretto contatto con le imprese e istituzioni modenesi, non verrà però meno con la fusione. Nella stesura del regolamento che accompagna questo epocale cambiamento infatti, è stato deciso che le risorse di capitale apportate a Fidindustria dalle singole zone socio-economiche, pur nel rispetto dell’unicità patrimoniale imposta dalla Banca d’Italia, siano tracciabili e sottoposte a costante monitoraggio, in modo che l’utilizzo di queste risorse rimanga, almeno prioritariamente, dedicato alle imprese di quel territorio. Questo è un segno di continuità dell’operatività del preesistente confidi.
L’approvazione della fusione è stata salutata con soddisfazione dai rappresentanti degli istituti di credito modenesi, presenti all’assemblea che si è tenuta presso il teatro del collegio San Carlo, seguita da un convegno dal titolo “Un futuro per l’Europa”.
Un plauso è arrivato anche dai presidenti di Confindustria Modena Pietro Ferrari e Confapi Pmi Dino Piacentini.
“Le banche stesse chiedevano questo passo per continuare a garantire un aiuto efficace. L’attenzione alla dimensione locale non può prescindere da una visione globale dei problemi e dalla capacità di essere anche più grandi e più forti”, ha concluso il presidente Gelati.