Un nuovo appuntamento dedicato al rapporto tra arte e musica per la rassegna “Salto nel Suono” in Fonoteca a Nonantola. Denise Bernabè, responsabile della Sezione didattica presso il MART (Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), parlerà del rapporto tra futurismo e musica, concentrandosi in particolare sulla figura di Luigi Russolo, esponente del movimento futurista. Russolo pittore e sperimentatore sonoro, noto per aver realizzato gli “intonarumori”, strumenti musicali innovativi destinati a generare suoni nuovi per una nuova concezione della musica.
Un incontro fondamentale per meglio conoscere un periodo culturalmente cruciale della nostra storia. Può il rumore essere considerato arte? Nel corso del XX secolo la musica ha avuto un’evoluzione che a più riprese l’ha portata ben oltre il confine di ciò che comunemente viene considerato un «suono armonico» o semplicemente un «bel suono». Dove e quando è iniziata la ricerca del suono-rumore, della musica intesa come effettiva organizzazione del rumore? Quando sono state inventate le prime macchine generatrici di rumori? Che ruolo gioca l’intenzionalità nell’atto creativo nell’organizzazione del mondo dei suoni? La musica concreta, il rumorismo e l’effettistica estrema (anche nel mondo del pop) affondano le proprie radici nell’opera di un manipolo di artisti italiani che si riconoscevano sotto la definizione di Futuristi. Luigi Russolo ne fu il più intrigante e poliedrico provocatore esponente nel campo della ricerca sonora. La sua opera, le sue intuizioni, le sue invenzioni hanno condizionato e modificato la storia della musica. Un incontro speciale dedicato alla scoperta di questa versatile figura e del mondo dei rumori-suoni anche grazie a preziose registrazioni dell’epoca.