A seguito della liberalizzazione del commercio operata dal Governo Monti l’unica regola, attualmente vigente in tema di apertura di esercizi commerciali di qualsiasi metratura e ovunque dislocati, è che non esiste nessuna regola. Un provvedimento – sostengono i vertici di Confesercenti Carpi – che non ha eguali nel resto d’Europa per modalità e implicazioni sul piano economico sociale, e che soprattutto non contribuisce alla crescita del paese o tantomeno dei consumi.

Secondo l’associazione infatti nel contesto economico attuale, di generale e prolungata flessione, il vero problema è il ridotto potere d’acquisto delle famiglie. Il sistema di aperture indiscriminate non contribuirà ad aumentare le vendite, e anzi comporterà esclusivamente una migrazione dei consumi a favore degli oligopoli della grande distribuzione organizzata, a discapito di tante piccole imprese che lavorano sul territorio. Così com’è configurata infatti, si tratta di una liberalizzazione che per assurdo non favorisce, anzi ostacola, la coesistenza di una pluralità di soggetti economici fra loro diversi anche per dimensione.

“Per questo motivo – spiega Valerio Forghieri, presidente di Confesercenti Carpi – abbiamo chiesto con forza alla Regione di liberarsi dalla sudditanza dei poteri forti, e di riportare in capo ai comuni la materia della disciplina delle aperture degli esercizi commerciali. Anche perché l’esperienza insegna che la politica locale, insieme alle associazioni del commercio ed ai rappresentanti della g.d.o., in un recente passato ha saputo mettere in campo meccanismi virtuosi di collaborazione mettendo a punto sistemi di turnazione delle aperture sul territorio, in grado di garantire un servizio più che adeguato al consumatore”.

Un problema particolarmente sentito inoltre è quello delle piccole imprese che operano nelle gallerie dei centri commerciali, e che hanno difficoltà ad organizzarsi per l’apertura sette giorni su sette. “Occorre rispettare la volontà di quegli operatori che per ragioni economiche o di altra natura decidono di non aprire le loro attività alla domenica – sottolinea Massimiliano Siligardi, direttore di Confesercenti Carpi – I regolamenti delle gallerie commerciali attualmente vigenti prevedono sanzioni a carico dei negozianti che intendono chiudere i loro esercizi nei giorni festivi. Tali regolamenti devono ora essere rivisti ed adeguati alla legislazione introdotta dalle liberalizzazioni, nel senso di riconoscere ai singoli imprenditori la facoltà di adesione alle aperture domenicali”.