“Nonostante le temperature siano in netto rialzo e la neve sia finita già da qualche giorno, continuano in maniera inspiegabile i disagi per i pendolari della regione Emilia-Romagna, che nella giornata di oggi hanno visto Trenitalia cancellare la metà dei treni regionali della mattina e ridurre le carrozze dei treni superstiti”. Lo denuncia il consigliere regionale del Partito Democratico Thomas Casadei, membro della Commissione “Ambiente, Mobilità, Territorio”, che raccoglie l’allarme lanciato da Legambiente Romagna e dal comitato Rombo dei pendolari tra Romagna e Bologna.
“Le linee Ravenna-Bologna e Rimini-Bologna – afferma il consigliere – sono state le più colpite per il maltempo. Ritardi, soppressioni e blocchi per la manutenzione straordinaria hanno di fatto reso quasi impossibile lo spostamento dei pendolari. Questa mattina, a più di due settimane dalle prime nevicate, più di duecento pendolari che aspettavano il treno a Lugo sono stati lasciati a piedi perché il regionale 2996, che parte da Rimini alle 6.52, ferma a Ravenna e Lugo e arrivo a Bologna alle 8.52, e che solitamente viene effettuato con un moderno TAF da 800 posti, è stato soppresso. I pendolari sono stati costretti ad utilizzare il treno successivo, il regionale 2998, che ha 4 carrozze per non più di 200 posti totali, e che all’arrivo a Lugo era già pieno fino all’inverosimile, e non poteva trasportare nessun viaggiatore in più. Lo stesso capotreno, sceso per parlare con i pendolari, ha detto di aver chiesto a Trenitalia un treno più capiente, che evidentemente non era disponibile.”
“Gli stessi episodi – sottolinea il consigliere – sono avvenuti in altre stazioni come sulla tratta Rimini-Bologna con ritardi dai 30 ai 40 minuti, e con un regionale, il 6462 tra Rimini e Bologna, che ha impiegato più di due ore per fare 100 km. Il quadro si appesantisce ulteriormente se si considera che oggi era in programma “UniverCity”, un’iniziativa che ha richiamato a Bologna migliaia di studenti. Le condizioni di viaggio – come ho potuto constatare personalmente, essendo salito a Forlimpopoli sul treno delle 7.15 – erano assolutamente indegne e non rispettavano fondamentali principi di sicurezza”.
“In Trenitalia c’è un evidente problema strutturale, che è emerso chiaramente in questi giorni di maltempo, ma che è ben evidente anche in tutti gli altri mesi dell’anno. Da parte della Regione è tempo passare a precise sanzioni, come ha già anticipato l’Assessore Peri, per la scarsità dei servizi e un sistema di comunicazione assolutamente inadaeguato. Senza considerare poi tutto il problema relativo alla manutenzione, carente dovuta ai tagli relativi all’organico. Investimenti significativi da parte di Trenitalia non sono più rinviabili – conclude Casadei – così come non più rinviabili sono atti concreti da parte delle istituzioni regionali”.