La Lega Nord non finisce mai di sorprendere. Al suo clamoroso doppio gioco ormai eravamo abituati, visto e considerato che negli ultimi dieci anni i leghisti si sono distinti per avere votato le leggi più nefaste della storia repubblicana, alla faccia del popolo del nord e dei lavoratori che dicono – a parole – di voler rappresentare.
Ma ora che hanno abbandonato la nave del governo, ritagliandosi nuovamente il ruolo di urlatori in Parlamento, le cose sono – se possibile – ulteriormente peggiorate. Se la cosa non fosse drammatica ci sarebbe da ridere, ma visto che di mezzo c’è il futuro di intere generazioni, la situazione va presa molto sul serio. Basta guardare le ultime mosse degli uomini del Carroccio per comprendere la confusione mentale che regna tra i fazzoletti verdi: parlano di sicurezza e hanno tagliato miliardi di euro alle forze dell’ordine (con loro al governo hanno scioperato tutte le sigle sindacali); si parla di tutela degli ospedali e loro hanno tagliato 8 miliardi di euro al sistema sanitario; si parla di Roma Ladrona e loro in primis non fanno nulla per abbassare i costi della macchina amministrativa (hanno aperto anche finti ministeri a Monza), si parla di distinguere i ruoli istituzionali e loro votano il doppio incarico (così un sindaco potrà tranquillamente continuare a fare anche il parlamentare), si parla di lotta alla criminalità e alle infiltrazioni mafiose e loro votano il rinvio per l’esame del caso Cosentino, che significa spostare al 10 gennaio il voto sulla richiesta di arresto avanzata dai pm di Napoli nei confronti del coordinatore campano del Pdl. E tutto questo nell’arco di poche ore stando all’opposizione, figuriamoci se fossero ancora al Governo. Già, perché anche in questo caso le perle si sprecano: Calderoli, in una recente intervista video documentata sul Corriere della Sera, quando era ancora ministro si rallegrava per la reintroduzione dell’IMU, una tassa locale che avrebbe consentito al nord di usare i propri denari per la propria gente; ora invece che la Lega è tornata forza di opposizione, nel più temerario slancio di infedeltà a se stesso, il buon Calderoli si agita in Parlamento contro la nuova tassa imposta dal Governo Monti. Delle due l’una: o i rappresentanti della Lega sono affetti da gravi casi di amnesia, oppure ci stanno semplicemente prendendo in giro.
Rimane il fatto che, in entrambi i casi, il loro comportamento ha portato il Paese al disastro. L’azione della Lega Nord è sempre contro i cittadini, del Nord e di tutta l’Italia.
(Thomas Casadei – Consigliere Regionale Emilia-Romagna Gruppo Assembleare PD)