In occasione dell’apertura dell’anno scolastico e delle celebrazioni del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia, l’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Fiorano Modenese ha voluto promuovere un incontro con gli alunni delle classi prime di scuola secondaria di primo grado. I ragazzi sono stati coinvolti, nel corso dei loro studi alla scuola primaria, in progetti di educazione alla cittadinanza e continueranno, con il passaggio ad un nuovo ordine di scuola, ad acquisire, tramite diverse attività tra cui il Consiglio Comunale dei Ragazzi, competenze e comportamenti per esercitarsi ad essere cittadini di oggi e di domani.

L’incontro si svolgerà sabato 16 ottobre, alle ore 10.30, al Teatro Astoria, e sono invitati anche i genitori e gli insegnanti dei due ordini di scuola ai fini di condividere, adulti e ragazzi, memorie, esperienze, riflessioni e possibili percorsi futuri.

Il programma della mattinata si apre con gli interventi del Sindaco Claudio Pistoni, dell’assessore alle politiche educative e scolastiche Maria Paola Bonilauri. Prosegue con l’assegnazione delle borse di studio messe a disposizione dal Gruppo di Fiorano dell’Associazione Nazionale Alpini. Mauro Speraggi, pedagogista di Artebambini, presenta il numero monografico della rivista Dada “Arte e Cittadinanza”, edito in collaborazione con il Comune di Fiorano. Maurizio Cardillo e Andrea Mazzacavallo narrano “Ho sognato una città”: storie di saggezza da tutto il mondo per una cittadinanza responsabile.

Nel numero di Dada vengono presentati il progetto ‘La città di ieri, di oggi e la città immaginata’ elaborato in occasione dei 150 anni dalla nascita del comune di Fiorano. Inoltre viene fatto il punto sui progetti di qualificazione scolastica portati avanti ogni anno l’Assessorato alle politiche educative e scolastiche, in raccordo progettuale con le scuole del territorio, su temi e con attività volti a favorire nei ragazzi l’esercizio alla cittadinanza, alla democrazia e la loro partecipazione attiva alla vita istituzionale, culturale e sociale della comunità in cui vivono: ‘Consiglio Comunale dei Ragazzi’, ‘La Costituzione siamo noi’, ‘Educazione interculturale’.

Tra le diverse pratiche di cittadinanza attiva, il CCR di Fiorano si configura come progetto integrato tra Amministrazione Comunale e la Scuola Secondaria di Primo grado “F.Bursi”. Istituito per la prima volta nel 1997, è una realtà ormai consolidata: un’opportunità offerta ai ragazzi di accrescere il loro senso di appartenenza alla comunità, di sperimentare le forme dell’organizzazione civica e politica per recepire in modo profondo le regole democratiche sulle quali si fonda il vivere civile.Obiettivo di fondo è riconoscere i più giovani come cittadini a tutti gli effetti, una risorsa positiva della comunità, portatori di differenti punti di vista e capaci di impegnarsi in azioni concrete di interesse collettivo. ‘Il progetto parco’ ne è l’esempio: ragazzi, insegnanti, tecnici del comune, professionisti esterni sono stati protagonisti di un percorso di progettazione partecipata per la riqualificazione di un’area verde pubblica.

Il progetto ‘La Costituzione siamo noi’ si è articolato in uno spettacolo/laboratorio curato dall’ associazione Caotica Musique; gli studenti della scuola secondaria di primo grado tramite la musica, canzoni, brani letterari e poetici, sono invitati a collegare il messaggio costituzionale alla vita della comunità in cui vivono: scuola, famiglia, gruppo di amici e società.

Il progetto di ‘Educazione interculturale’, condotto in collaborazione con esperti e mediatori interculturali della Cooperativa Sociale Integra, è rivolto a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. Si prefigge di superare gli stereotipi e i pregiudizi in relazione a culture altre, di decodificare gli avvenimenti della società contemporanea fra i quali anche i fenomeni migratori, di stimolare il dialogo e la riflessione in classe sui temi della relazione e delle diversità.

Ancora sul numero della rivista Dada vengono citati i progetti sul diritto alla cittadinanza del triennio 2007-2010: il Consiglio Comunale aperto ai ragazzi; il progetto ‘Diritti dei bambini’; ‘Il libro delle storie dal mondo”; il progetto di educazione ambientale e al consumo consapevole; il progetto di educazione stradale e alla convivenza civile.

‘Arte, cittadinanza e pace’ ha offerto l’opportunità di affrontare tematiche educative e diversi ambiti disciplinari (l’intercultura, l’educazione alla pace, l’educazione all’immagine) tramite laboratori creativo-espressivi, a partire dall’osservazione dalle opere di artisti contemporanei (Picasso, Folon, Bay, H a r i n g , ecc…) e dalle forme artistiche di altri popoli e culture. L’illustratore Gek Tessaro progetta con i bambini le scenografie dello spettacolo finale: ‘I colori, le forme e i racconti della pace’.

Il progetto ‘Piccoli sogni di carta’ del 2008 è partito dalla mostra “La lunga ombra del Sole di Hiroshima”, curata da International Peace Bureau-Italia e promossa dall’assessorato alle politiche culturali, sono state costruite da bambini e genitori tante piccole gru colorate sull’esempio di Sasaki Sadako, la bambina vittima della tragedia di Hiroshima e divenuta simbolo universale di pace e speranza.

‘Mille papaveri rossi… quando De Andrè cantava la pace’ ha impegnato i ragazzi nel 2009, con lo spettacolo messo in scena il 25 Aprile. Presentare ai bambini la figura di Fabrizio De André come artista e poeta è diventato il pretesto per affrontare argomenti di importanza sociale. Nel percorso/laboratorio esteticonarrativo, condotto dagli atelieristi di “Artebambini”, si sono messi in relazione i linguaggi della scrittura e della musica con quello delle immagini grazie ad una serie di tecniche graficopittoriche.

Il 25 Aprile 2010 ha visto le scuole presentare: “I colori, le forme e i racconti della pace’. La musica, la poesia, l’arte costituiscono il più efficace dei percorsi, hanno una potenza ineguagliabile, attraversano i secoli, superano i confini. Parlano un linguaggio universale fatto di sentimenti, di emozioni, di sensorialità. Costruiscono l’architettura del nostro vivere sociale.