Dal 2007 al 2009 il numero complessivo dei furti compiuti nel territorio comunale è diminuito di circa il 20 per cento, passando da 12 mila 504 a 8 mila 875.

In particolare, gli scippi sono passati da 165 nel 2007 a 77 nel 2008 a 85 nel 2009; i borseggi da 1505 a 995; i furti in esercizi commerciali si sono ridotti dagli 873 del 2007 ai 599 dello scorso anno; i furti di automobili da 641 a 397 e quelli sulle auto in sosta dai 3 mila 678 del 2007 ai 2 mila 660 del 2008 e ai 2 mila 373 nel 2009. E’ diminuito anche il numero complessivo delle rapine: dalle 227 del 2007 alle 132 del 2009 (nel 2008 erano state 166). Un’inflessione hanno registrato le violenze sessuali: ne sono state denunciate 26 nel 2007 e 20 l’anno successivo. Consistente il calo delle truffe – da 408 nel 2007 a 277 nel 2009 – e delle lesioni dolose, passate da 354 nel 2007 a 239 l’anno successivo.

I dati, diffusi recentemente dalla Prefettura di Modena, sono stati comunicati al Consiglio comunale dall’assessore alla Qualità urbana e alla sicurezza Antonino Marino in risposta all’interrogazione “I reati sono veramente in calo?”, presentata da Stefano Barberini (Lega nord).

“Il sistema di rilevazione dei reati nel nostro Paese è arretrato – ha osservato Marino – e sappiamo bene quanto sarebbe importante per le azioni di prevenzione e contrasto disporre in modo puntuale di informazioni aggiornate sull’entità dei delitti. Essendo inoltre la criminalità un fenomeno multifattoriale, spiegare l’andamento dei reati è molto complesso. Per quanto ci compete – ha aggiunto l’assessore – abbiamo messo in atto e intendiamo mantenere e sviluppare tutte le azioni possibili, innanzitutto un maggiore presidio del territorio nelle zone a maggior rischio e campagne di prevenzione dei reati più diffusi. L’altro aspetto importante è poter disporre di un’analisi geografica dei fenomeni”.

Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) ha chiesto la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza e ha parlato di “sbagli urbanistici all’origine di zone degradate in cui si concentrano diverse problematiche”.

Per il Pd, Paolo Trande ha sottolineato che “come evidenziato nel sito Internet del Ministero dell’Interno, il calo dei reati si registra in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale e dovrebbe essere un motivo di soddisfazione per tutti”. Maurizio Dori ha ulteriormente sottolineato che “Modena era una delle città in cui avvenivano il maggior numero di rapine e oggi non è più così”, ma ha anche ricordato che “molti poliziotti da Modena sono stati trasferiti nei Comuni del nord governati dalla Lega”.

Sergio Celloni (Mpa) ha parlato di “un senso di insicurezza alimentato soprattutto dal degrado di certe zone, che non porta automaticamente alla delinquenza ma che va controllato”. E’ su queste realtà, secondo il consigliere, che si devono concentrare gli sforzi dell’Amministrazione comunale e delle forze dell’ordine.

Per la Lega nord, Sandro Bellei, ha citato il caso dell’R-Nord e ha parlato della necessità “di risanare la zona da cui si vorrebbe far partire il rilancio del turismo, soprattutto attraverso la Casa natale Enzo Ferrari”. Inoltre, il consigliere ha parlato della necessità di illuminare meglio molte aree della città. Mauro Manfredini ha sottolineato che nei Comuni governati dalla Lega nord il calo dei reati è stato anche superiore di quello registrato a Modena e ha concluso: “Maroni ha dato più poteri ai sindaci e quelli della Lega gli hanno usati, non il nostro che non è neppure andato a incontrare il ministro a Parma”.

In conclusione, Stefano Barberini ha replicato all’assessore che nella sua interrogazione si chiedevano i dati relativi agli anni dal 2004 al 2009 e non solo quelli degli ultimi tre. “Dal 2004 ad oggi i reati sono raddoppiati e addirittura triplicati”, ha affermato il consigliere, citando, invece, come esempio virtuoso la realtà di Sassuolo “dove i reati sono calati del 22 per cento, come si legge nel sito del Comune”.

Secondo l’assessore, i reati dal 2004 ad oggi sono sicuramente aumentati, ma negli ultimi tre anni la diminuzione è stata maggiore a Modena rispetto a Sassuolo “e il merito è dell’intera città non solo di chi governa” ha aggiunto Marino, che si e riservato di tornare nuovamente sull’argomento illustrando al Consiglio anche alcuni grafici.