Ha preso il via lo scorso 12 aprile lo stage modenese di tre medici provenienti dall’Ospedale regionale di Gomel, in Bielorussia. La regione di Gomel risulta essere la più colpita, ancora oggi ad oltre vent’anni di distanza, dagli effetti della nube radioattiva sprigionatasi in conseguenza dell’incidente verificatosi alla centrale nucleare di Chernobyl. L’impegno dei gruppi aderenti al Progetto Chernobyl di Legambiente Solidarietà presenti sul territorio provinciale, che ha portato in questi anni alla realizzazione di una sala di terapia intensiva ad uso pediatrico, al potenziamento di attrezzature chirurgiche per il reparto di Neonatologia riguarda anche dunque la realizzazione di stage formativi per il personale medico e paramedico. 12 i medici bielorussi che hanno potuto effettuare un periodo, mediamente di 60 giorni, di formazione presso la struttura sanitaria modenese.

In particolare lo stage attualmente sta coinvolgendo Yuri Dmitriev, Direttore della Divisione di Chirurgia Pediatrica, Hanna Volkava, Direttore della Divisione di Urologia e Vitali Hryshkov, Dirigente Medico presso la Divisione di Urologia: sarà indirizzato al potenziamento di conoscenze e pratiche nel campo dell’Urologia e dell’Urologia Pediatrica e in particolare sarà incentrato sulle tecniche chirurgiche videoassistite. Il progetto è reso possibile, oltre che dalla collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena, anche dalla collaborazione con l’Associazione WITH YOU Onlus di Modena e dal finanziamento della Regione Emilia Romagna.

Nella mattinata di sabato 15 maggio i tre medici bielorussi sono stati ospiti del Comitato Progetto Chernobyl di Carpi-Novi-Soliera e hanno incontrato il Sindaco di Carpi, Enrico Campedelli. Hanno poi visitato il centro storico della città e incontrato le famiglie associate nel corso di un pranzo presso il circolo Arci Arcobaleno di S. Croce: a seguire hanno potuto conoscere alcune realtà produttive del territorio (in particolare un caseificio a Novi, un’acetaia a Soliera e una cantina a Carpi).