La storia più antica a portata di mouse. Il 20 maggio prossimo alle ore 16 infatti l’Archivio storico comunale presenterà nella Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio alla città Progetto Trecento-Documenti medievali di Carpi in rete, le cui caratteristiche sono state anticipate alla stampa oggi, lunedì 10 maggio.

La pubblicazione on line dei documenti più antichi di Carpi rappresenta per l’Archivio storico comunale un modo aggiornato per promuovere e valorizzare il proprio patrimonio. Ma non solo, attraverso la rete i documenti saranno a disposizione di una variegata utenza nazionale e internazionale, di studiosi, studenti e insegnanti, o semplicemente di persone desiderose di conoscere: i carpigiani avranno la possibilità di accedere all’epoca che ha definito la storia della loro città.

Sul sito Internet progettotrecento.carpidiem.it si possono trovare i documenti inediti, le cui immagini sono state acquisite per questo fine: atti di notai (quasi tutti di Franciscus de Zannonis), ossia scritture notarili redatte su richiesta e per interesse di privati: compravendite, stesure testamentarie, locazioni di beni, donazioni, lasciti, registrazioni di prestiti e altre ancora. Per ogni documento inoltre è consultabile on line la trascrizione integrale del Regesto ottocentesco compilato dall’erudito carpigiano don Paolo Guaitoli, che attuò uno spoglio sistematico dell’Archivio Notarile e dell’Archivio Pio di Savoia, quelli oggetto appunto del progetto.

E’possibile poi consultare le relative sottocartelle per conoscere quali documenti sono attualmente disponibili per la consultazione on line ed avere un primo orientamento per reperire gli stessi mediante la ricerca guidata per fondo e per data, oltre che per persone e toponimi. Nella sua fase iniziale il progetto è stato curato da Paola Borsari e Manuela Ghizzoni, successivamente coordinato e condotto a termine da Lucia Armentano e Cecilia Tamagnini. Il progetto (dal costo complessivo di 20mila euro) ha beneficiato tra l’altro di un contributo finanziario della Soprintendenza archivistica per l’Emilia Romagna (di 4.000 euro).

Alla presentazione del 20 maggio prossimo interverranno Alberto Bellelli, assessore alle Politiche culturali del Comune di Carpi, Stefano Vitali, Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna, Laura Bandini, incaricata della realizzazione scientifica del Progetto per Archimemo s.r.l e Anna Maria Ori, storica e ricercatrice.

L’Archivio storico comunale di Carpi, che si trova nell’ala ex Carceri di Palazzo dei Pio, ha il compito di raccogliere e conservare la documentazione prodotta dall’odierno Comune e dalle istituzioni che l’hanno preceduto nei secoli, cui si sono affiancati nel tempo, per acquisti, donazioni, depositi, archivi privati e di altri enti a carattere locale. Si tratta delle testimonianze più importanti al fine della ricostruzione della storia di Carpi e del suo territorio. Nei depositi dell’Archivio i documenti sono custoditi quale patrimonio comune di tutti i carpigiani di oggi e di domani: ne viene assicurata la libera consultazione, lo studio, la valorizzazione, attraverso iniziative quali mostre, pubblicazioni e ricerche, attività didattica.